“Se perdi la finale di coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, che male c’è? Anzi, è piuttosto confortante se ci pensi”. Così la pensava Nick Hornby, protagonista del celebre film Febbre a 90°. A Roma, però, la pensano in maniera un po’ diversa: la tifoseria laziale è convinta infatti che al 26 maggio non ci sia rivincita, quella giallorossa è invece consapevole di aver perso il derby più importante della storia. In poche parole, quel che è stato è stato, un qualcosa in futuro chissà se ci sarà. Intanto però domenica c’è da giocare la stracittadina numero 175 della storia. Un derby che nonostante non possa essere una rivincita per la Roma, potrebbe essere l’occasione per tornare a vincere contro la Lazio: il successo nel derby ai giallorossi manca infatti dal 13 marzo 2011, quando capitan Totti con una doppietta annientò l’undici di Edy Reja. Proprio Francesco Totti, sì, il Capitano, che fresco di rinnovo contrattuale è chiamato dalla sua gente a prendere per mano la squadra e portarla alla vittoria: perché rivincita o no, i tifosi giallorossi domenica vogliono uscire dall’Olimpico con i tre punti in tasca. Per il “pupone” giallorosso sarà la stracittadina numero 36 in carriera: con 35 derby giocati è il calciatore della storia della Roma che ne ha disputati di più. Ma ogni derby è come fosse il primo, perché ogni volta le emozioni sono sempre le stesse. E lui, che tifa la maglia che indossa sin da quando era bambino, lo vive in modo particolare. Dall’altra parte la Roma troverà si una Lazio in parte appagata dalla vittoria in Coppa Italia, ma come ha detto Petkovic ancora affamata. Una Lazio, che come in tutte le grandi occasioni, si affiderà al suo bomber: Miroslav Klose. Il numero 11 biancoceleste, che va per la sua quarta presenza nel derby capitolino, ha voglia di far esplodere la nord come il 16 ottobre di due anni fa, quando con un gol al ’93 regalò un successo ai biancocelesti che mancava da due anni nella stracittadina. Quella di domenica si prospetta dunque una partita tutt’altro che priva di stimoli. Perchè “un derby non va giocato, va vinto”, come disse Rudi Garcia ai tempi del Lille. Totti e Klose sono pronti. Pronti per derby numero 140 della storia del campionato di calcio di Serie A. E allora che il duello abbia inizio, Roma-Lazio passa per i loro piedi.
FRANCESCO TOTTI
Francesco Totti nasce a Roma il 27 settembre 1976. Inizia a giocare a calcio nella Fortitudo all’età di sette anni. In seguito si trasferisce prima alla Smith Trastevere, dove disputa il suo primo campionato dilettantistico giocando due anni sotto età nel campionato esordienti e poi, nel 1986, alla Lodigiani. Nel 1989, a 13 anni, passa nelle giovanili della Roma. Nella squadra giallorossa apprezza il capitano di quel periodo e suo idolo sin da bambino, Giuseppe Giannini. Nel 1993 conquista il suo primo successo: lo scudetto Allievi. Con Luciano Spinosi, in Primavera, vince una Coppa Italia. Dopo tre anni di settore giovanile alla Roma, nella stagione 1992-1993 Totti entra nel giro della prima squadra grazie a Boskov, che lo fa esordire in Serie A a 16 anni il 28 marzo 1993, nei minuti finali della partita Brescia-Roma (0-2). Nella stagione 1994-1995 Totti realizza la sua prima rete in Serie A (4 settembre 1994)nella partita contro il Foggia. Grazie a Mazzone prima e Zeman poi, Totti cresce sia a livello tecnico che mentale, tanto da diventare il capitano della squadra. Nella stagione 2000-2001, sotto la guida di Fabio Capello, il capitano giallorosso riesce a coronare un sogno che aveva sin da bambino: vincere lo scudetto con la maglia di cui era tifoso. Campione del Mondo nel 2006 e Scarpa d’Oro nella stagione 2006-2007, Francesco Totti vanta ad oggi 538 presenze e 228 reti in campionato con la maglia della Roma.
MIROSLAV KLOSE
Miroslav Klose nasce il 9 giugno 1978 ad Opole, Polonia. Inizia a giocare a calcio nelle serie minori tedesche con la maglia dell’Homburg, e verso la fine della stagione 1999-2000 esordisce in Bundesliga dopo un periodo nella squadra riserve del Kaiserslautern. Nel 2004 passa al Werder Brema. Al primo campionato realizza 15 reti in 32 partite, classificandosi quinto nella graduatoria dei migliori marcatori. L’anno seguente, nel campionato2005-2006, ottiene il secondo posto in campionato col Werder e il titolo di capocannoniere con 25 reti in 26 partite disputate, nonché la Coppa di Lega tedesca. La stagione dopo il Mondiale, ancora al Werder, si conclude con 13 reti in 31 partite. Il 26 giugno 2007 il Werder Brema rende ufficiale la cessione della punta al Bayern Monaco. In 5 stagioni con la maglia del club Bavarese, Klose realizza 24 reti in 85 gare disputate, vincendo due coppe di Lega tedesca, due coppe di Germania, una Supercoppa di Germania e due campionati tedeschi. Il 9 giugno 2011 viene ufficializzato il suo acquisto, a parametro zero, da parte della Lazio. Esordisce coi biancocelesti 18 agosto 2011, nella partita di andata del play-off di Europa League contro i macedoni del Rabotnički terminata 6-0 per la Lazio, nella quale realizza un gol e tre assist. Ad oggi, vanta 59 presenze e 28 reti in campionato con la maglia biancoceleste.
A cura di Edwin Iacobacci