(R. Boccardelli) – Ha il piede caldo e il dente avvelenato. Più degli altri e per un semplice motivo. Lui il derby del 26 maggio non l’ha giocato, fuori dalle scelte iniziali: soffrendo e imprecando in panchina. Soprattutto quando al 37’ del secondo tempo Andreazzoli al posto di Marquinho ha inserito Dodò (totalmente fuori contesto e ininfulente) invece di dargli la chance della vita: entrare e pareggiare un derby ormai segnato. Con tutto il rispetto di Dodò, forse Alessandro poteva portare in campo la voglia della Curva Sud di sovvertire quel naufragio. E’ andata così, ma Florenzi non ha dimenticato. (…)
In campionato ha perso e pareggiato i suoi due primi derby nella passata stagione. Giocò male il primo (sostituito), un po’ meglio il secondo. Va a caccia della sua prima vittoria in un derby di serie A dopo averne vinti in quantità industriale nelle giovanili giallorosse, fino alla Primavera. Ma il derby dei grandi è un’altra cosa e Florenzi lo sa. Da quando lo giocava virtualmente a bordo campo nel ruolo di… raccattapalle. E mordeva il freno, sognava di esserci un giorno lui in mezzo al campo a duettare con quel fenomeno di Totti. Chissà se avrebbe fatto in tempo. Il capitano era già intorno ai trent’anni… Alessandro sognava di volare sugli assist impossibili di Francesco. Quel sogno si è trasformato in realtà grazie ad una volontà di ferro, alla capacità polmonare, alla furbizia e all’abilità di Florenzi. Lui di Acilia, primi calci proprio sul campetto dove i genitori gestiscono anche il bar. (…)
Così, più del dente avvelenato, Alessandro farà bene a tenere caldo il suo piede, visto che con due reti è il capocannoniere della Roma. Un sinistro diagonale a Livorno, un destro dritto per dritto a Parma. In campionato non segna all’Olimpico da un anno, gol al Bologna il 16 settembre dello scorso anno. Ha la chiave per sbloccare il derby Florenzi, visto che i suoi gol li segna sempre nei primi minuti, dei primi o dei secondi tempi. Di fronte si troverà Konko (se agirà sulla destra) o Cavanda (se andrà a sinistra). Due difensori che possono lasciare qualcosa.