Era dai tempi di Mourinho che uno straniero nel nostro campionato non guidava quella che ha tutte le sembianze di essere una corazzata. Era dai tempi dello Special One all’Inter che Allegri e Conte si alternavano in testa alla classifica senza grosse possibilità di replica da parte degli altri, quasi a conferma di una superiorità riaffermata della nostra categoria di tecnici rispetto al resto del panorama europeo e non solo. Una circostanza messa però pesantemente in dubbio dall’evoluzione di questa, di stagione. Un avvio di campionato in cui è l’esotico ad andare incredibilmente di moda, sia che si tratti dello spagnoleggiante Rafa Benitez sia che si osservi la Roma di un Rudi Garcia in piena lunghezza d’onda anche fonetica (sentire una sua intervista per credere) con quello che è il suo nuovo ambiente di competenza.
La difesa a 4 è un dogma che i due condividono, in aperta controtendenza con la coppia più all’avanguardia del nostro movimento calcistico costituita dal tecnico campione d’Italia e da Walter Mazzarri che sta rivoltando l’Inter come un calzino. Garcia e Benitez si segnalano anche per la qualità del gioco che vanno perseguendo: offensivo e spregiudicato più che quadrato e determinato. Fare un gol in più rispetto a prendere uno in meno, anche sfruttando qualità delle rose a disposizione che in fase offensiva possono fare la differenza.
Se Rafa si è già costruito un pedigree a livello continentale con il suo passato ma anche con il suo presente napoletano, a Garcia manca ancora questo genere di step: l’assenza della Roma dalle competizioni europee potrà essere di prezioso aiuto alla costruzione anche di questo aspetto.
Intanto lo straniero in Italia passa eccome, e piace pure.
Fonte: tuttomercatoweb