Anno nuovo e Roma nuova, soprattutto nel tecnico e in alcuni suoi protagonisti. Dopo le prime quattro gare a punteggio pieno vedendo questa squadra verrebbe da dire “A me mi piace” parafrasando un noto spot televisivo che vede protagonista Gigi Proietti, attore romano e romanista:
Dopo queste prime 4 vittorie si può vedere una squadra diversa rispetto all’anno scorso, chi è l’artefice di questa nuova Roma?
“Sicuramente, e lo potrebbero dire anche i tifosi, questo allenatore è più interessante di quanto non si pensasse e credo che bisogna dare atto che la squadra ha un ordine diverso e si cominciano a sentire delle indicazioni, questa è la mia impressione. C’è un gioco, una sinergia. Notiamo sempre che i primi tempi sembrano più morbidi e rilassati e poi i secondi tempi sono più aggressivi; credo che questo non sia casuale”.
E’ una sorpresa o se lo aspettava un avvio così sprint dopo le due stagioni fallimentari?
“Guardi io adesso scaramanticamente non vorrei rispondere però è il primo anno dopo parecchi anni che non soffriamo come sempre, agli inizi di stagione abbiamo sempre sofferto, abbiamo sempre inseguito; questa cosa spero che serva anche al morale quindi a far si che la squadra abbia fiducia nel mister, il che non è poco, lo spogliatoio è importante”.
De Rossi secondo lei è una fortuna che sia rimasto dopo tutte le voci di mercato che sono girate intorno al suo nome?
“Io credo proprio di si; per tanti motivi prima di tutto per il talento indiscutibile di questo giocatore che quando sta in forma è quello che conosciamo tutti, ma poi anche perchè una squadra deve avere a mio avviso come tante grandi squadre dei punti di riferimento storici all’interno; adesso se ne va Perrotta che è stato una di queste colonne portanti, mi fa piacere che ci siano dei “vecchi” vicino ai giovani, ad esempio l’acquisto di Maicon è stato un bel colpo a mio avviso per tanti motivi come per una sicurezza; questa è una cosa che mi piace anche lontano dalla sport come può essere nella vita di tutti i giorni che ci sia un maggiore accostamento tra generazioni”.
Qual’è la cosa che l’ha colpita di più nella Roma di Garcia?
“Beh il fatto che si avverte che c’è un gioco; tutti abbiamo aspettato perlomeno tre o quattro giornate prima di accorgerci che dietro c’è un cervello che ragiona e mi sembra che sia così; bisogna solo mettere appunto ancora alcune cose comunque quello che mi ha colpito molto, specialmente nel derby ma anche prima, è questa “nuova” difesa in quanto la Roma ha avuto sempre il problema della fragilità difensiva ma questa volta la situazione si è capovolta; sappiamo tutti che dietro ottimi campionati delle squadre di vertice c’è sempre stata una buona fase difensiva”.
E per concludere una domanda su Francesco Totti: visto che in questo momento rimane il giocatore più decisivo della squadra, dopo il rinnovo di contratto cosa pensa che potrà dare nei prossimi anni?
“Francesco è imprevedibile, ha sette vite come i gatti per cui io gli auguro di stare così come sta per altri anni e credo che sarà lui stesso a stabilire il suo destino e finché si sente così bene potrà dare ancora tantissimo alla squadra”.
Fonte: forzaroma.info