(Vladimiro Cotugno) – Una rivoluzione scuote il campionato. E chi, se non un francese, poteva comandarla. La Roma di Rudi Garcia vince anche a Genova, 2-0 alla Samp, e continua la corsa in testa alla Serie A, ma stavolta volando da sola in vetta. Una fuga arrivata grazie ad un filotto mai infilato prima nella storia del club giallorosso, cinque vittorie consecutive dall’inizio del torneo: erano anni che la squadra capitolina non respirava un’aria di primato così alta, tutta in solitaria.
ATTACCO CON BORRIELLO-MARQUINHO – A Genova, smaltiti i postumi della vittoria nel derby, Garcia rivoluziona il reparto offensivo: Gervinho, unica conferma, con Borriello punto di riferimento centrale e Marquinho a sinistra. Totti e Florenzi a tirare il fiato almeno inizialmente, per il resto confermato il blocco-stracittadina. Anche Delio Rossi cambia volto alla Samp, ancora a caccia della prima vittoria: addio alla difesa a tre, fuori Palombo, spazio al 4-4-2 con Sansone in attacco spalla di Gabbiadini. È di Strootman il primo tiro in porta del match, un sinistro sballato al sesto minuto. De Rossi agisce da incontrista, occupandosi spesso in prima battuta degli attaccanti avversari, ma trova anche lo spazio per concludere al quarto d’ora: il tiro però non ha miglior fortuna del compagno di reparto. La Samp, finora rinunciataria, riesce a creare un’azione in velocità e reclama anche un penalty con Sansone, a contatto con Benatia in area: la paura sveglia i giallorossi che iniziano ad assediare la porta avversaria: De Rossi tenta il tiro a giro, Gervinho prova lo spunto, Marquinho e Maicon la conclusione. Samp sporadica: fallo su Gabbiadini alla mezz’ora, sinistro dello stesso attaccante bloccato da De Sanctis.
MAICON KO – È l’inizio di un momento difficile per i giallorossi che al 34′ perdono Maicon: il brasiliano si ferma da solo, problema muscolare. Garcia sposta Balzaretti a destra e inserisce Dodò. Pochi istanti dopo Borriello, pressato a centrocampo, si inventa un retropassaggio suicida che diventa un lancio per Gabbiadini: l’attaccante è solo davanti a De Sanctis ma l’ex Napoli ipnotizza l’avversario e riesce a mettere in angolo. Il ko dell’esterno brasiliano sembra buttare giù psicologicamente i giallorossi che esauriscono la loro spinta fino all’intervallo, con il primo tempo che continua a essere stregato: mai in gol finora in questa stagione, la squadra di Garcia. Ma anche il Napoli non scappa, è clamorosamente sul pari col Sassuolo.
ESPULSO GARCIA. DENTRO TOTTI – Si scaldano Florenzi e, soprattutto, Totti. Gervinho rientra carico, Krsticic si becca il giallo per fermarlo. Roma in forcing, Marquinho viene fermato fallosamente al limite dell’area doriana ma non viene fischiato il fallo. Anzi, Garcia protesta e viene espulso da Calvarese. Il tecnico va in tribuna ma appena seduto fa avvertire telefonicamente il vice: è il momento del Capitano, è il momento della Roma.