(A. Polverosi) – Solo il Napoli sembrava più completo della Roma. (…) Oggi la Roma è la squadra più completa e leggera (d’animo) del campionato. La Juve ha problemi evidenti, segna poco e difende male (questa è la vera stranezza); il Milan è perso nella nebbia di Milanello; Inter e Fiorentina sono in attesa di un’ulteriore crescita. La Roma era inaspettata, ha preso il campionato alle spalle, quasi a tradimento. Non se lo immaginavano i romanisti, notoriamente ottimisti ma imbufaliti ancora per il derby di Coppa Italia, figuriamoci i non romanisti.
Il lavoro di Garcia si vede bene, è il lavoro di un tecnico intelligente che ha fatto in fretta a valutare e pesare il materiale a sua disposizione. Ma c’è pure il sospetto che sia capitato nell’anno buono, l’anno in cui nessuno può sbagliare. Nè la società, nè i giocatori. Forse per questa ragione la vera differenza che colpisce tutti è in un grande giocatore che sembrava perso, destinato a far discutere perché appena usciva da Trigoria e andava ad allenarsi a Coverciano tornava formidabile. Adesso Daniele De Rossi è formidabile anche a Trigoria. In un centrocampo più solido che tecnico (ma anche tecnico), Garcia gli ha dato il ruolo, la posizione e l’incarico giusto. Sta sempre davanti alla difesa, che con lui inserisce il pilota automatico e non ha problemi (un solo gol incassato in 5 partite, quando l’anno scorso era un disastro). De Rossi è tornato se stesso, la garanzia, il riferimento, la forza, l’intelligenza di una squadra cha si è ritrovata tutta insieme.