(U. Trani) Una notte diversa dalle altre. Passata senza primato, ma solo per colpa del calendario: la Roma stasera parte da dietro. Era già era accaduto prima del derby, solo per qualche ora però, con l’Inter avanti di un punto grazie al successo all’ora di pranzo a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il Napoli è davanti di un passo, dopo il successo di Marassi contro il Genoa nell’anticipo di ieri pomeriggio. Garcia e i giocatori, però, hanno una gran voglia di restare a punteggio pieno e in testa alla classifica. Dopo la cinquina, ecco l’occasione per allungare la striscia contro il Bologna di Pioli, tecnico che a Trigoria conoscono bene, essendo stato lo scorso inverno e anche nella primavera del 2011 dal ds giallorosso Sabatini. Dunque, nonostante il raccolto minimo degli ospiti, 3 punti in 5 gare, nessuno considera facile il match contro i rossoblu che potranno contare anche sull’azzurro Diamanti, recuperato in extremis dopo l’attacco influenzale dei giorni scorsi.
IL MESSAGGERO La Roma vuole tornare regina
LA SPINTA DEL PUBBLICO
La Roma vola e si trascina dietro la gente che adesso ha fiducia nel nuovo gruppo e soprattutto nel francese di Nemours: saranno più di 40.000 gli spettatori che stanno prendendo atto di quanto questa squadra, in poche settimane, sia tornata competitiva per il vertice. Garcia, unico tecnico della storia giallorossa capace di vincere le prime cinque gare di campionato, punta a migliorare il suo record. Meglio di lui, nella nostra serie A, hanno fatto solo Trapattoni, 8 successi, e Capello, 9 vittorie (quest’ultimo nella stagione 2005-2006: scudetto vinto con la Juve ma revocato dopo Calciopoli). Rudi, però, non si accontenta dei semplici numeri. Spera di incassare altre certezze dai suoi interpreti. «Ora viene il difficile». Lo ha detto prima di andare a Genova, per la gara di mercoledì contro la Sampdoria, e lo ha ripetuto, sempre in pubblico, aspettando il Bologna. Perché gli avversari cominciano a conoscere l’atteggiamento tattico della Roma che aspetta la ripresa per aggiudicarsi il match, dopo aver stancato chi ha di fronte: 12 gol su 12, tutti realizzati dopo l’intervallo. Con il francese bravo a correggere l’assetto in corsa: per passare in vantaggio, nei cinque incontri, ha sempre sfruttato la prima sostituzione, diventata quindi decisiva cinque volte su cinque.
LA PORTA BLINDATA
«E’ più facile vincere se non si prendono gol». Non è una frase scontata. E’ lì che Garcia ha ricostruito la Roma. Davanti a De Sanctis, il portiere che riceve meno tiri di tutti i colleghi e che finora ha subìto 1 gol. E’ un altro primato: tra le big d’Europa, la formazione giallorossa è la migliore (solo l’Olympiakos in Grecia ha incassato solo 1 rete). Spiega il francese: «Bisogna difendere tutti insieme, di squadra». Un concetto semplice che il gruppo ha recepito. Senza rinunciare alla qualità. La Roma non è prudente, ma organizzata. Rudi partirà con una linea arretrata diversa per l’indisponibilità di Maicon: è la prima volta per questo reparto, sempre lo stesso nelle altre gare a differenza da centrocampo e attacco (il settore più “toccato”).
ANCORA FESTA PER IL CAPITANO
Totti torna titolare. Venerdì a Trigoria ha ricevuto l’ennesima testimonianza di quanto sia grande l’affetto che lo circonda. Alcuni amici gli hanno fatto gli auguri dal cielo, affittando un aereo che ha sorvolato i campi del Bernardini. Un’iniziativa spontanea di chi gli vuole bene da sempre. Di tifosi, certo. Ma non di un gruppo in particolare. E stasera Francesco cercherà di ricambiare, magari con un gol che in casa aspetta dall’8 aprile. Per battere il Bologna, imbattuto all’Olimpico da quattro anni.