(M. Cecchini) C’era una volta Dino Buzzati e la sua inespugnabile Fortezza Bastiani. La costruzione aveva davanti il Deserto dei Tartari e un nemico che forse, senza che nessuno se ne fosse accorto, aveva già vinto. Alla Roma, per certi versi, la situazione sembrerebbe speculare perché se è vero che ancora non ha vinto nulla assalti alla fortezza giallorossa ne sono arrivati tanti, e sono stati quasi tutti respinti.
Top d’Europa I numeri d’altronde parlano chiaro. Morgan De Sanctis ha subito un solo gol in 5 giornate, cosa che nei maggiori campionati d’Europa non è successo finora a nessuno, visto che il Tottenham di Villas Boas (e Baldini) ieri ha al passivo un secondo gol, quello realizzato ieri da Terry del Chelsea. Una blindatura quanto mai opportuna perché la partita di stasera contro il Bologna non sarà una passeggiata. Non a caso è dal 2009 che la Roma non batte in casa i rossoblù, senza contare che l’anno scorso, proprio contro la squadra di Pioli, ci fu la prima vera crisi dell’era Zeman 2.0. Il ricordo è ancora bruciante: i giallorossi vincevano 20 e , con un harakiri finale, persero 32.
In difesa si cambia Rudi Garcia, tra l’altro, sa che per la prima volta da quando è cominciata la stagione ufficiale dovrà cambiare la difesa, visto che Maicon è infortunato e quindi dovrà adattare Balzaretti a destra (come ha fatto con la Samp a partita in corso) inserendo a sinistra Dodò. Per sua fortuna, Benatia e Castan offrono garanzie piene e così a Trigoria si respira una vigilia di ottimismo. «Cinque vittorie e un solo gol: fantastico dice Castan a Roma Channel . Sappiamo che la squadra è forte e che possiamo farcela, ma era difficile all’inizio pensare di stare al primo posto.Una partenza perfetta. Si vede che sono cambiate tante cose. Sento che questo è un anno buonissimo per noi. Io al Mondiale? Vediamo. Per me è più importante stare bene a Roma e vincere. Io e Benatia? Sentivo che non potevamo giocare insieme, ora l’abbiamo provato. Ma la fase difensiva non la fa una coppia, la fa tutta la squadra. E questo Garcia l’ha trasmesso a tutti, oltre al fatto che prima dell’inizio del campionato ci ha chiamato dicendoci che ha fiducia in noi. De Sanctis? Mi piace che urli sempre, così restiamo concentrati. Strootman chiede anche un mio gol? Difficile, io sono felice solo quando non prendiamo gol. Maicon? Era il mio idolo. Non vediamo l’ora che torni per vincere insieme. Se continuiamo così e prendiamo pochi gol, la Roma arriverà molto in alto nella classifica. Se vinciamo 8-10 partite di seguito così possiamo salire ancora di più. Le avversario sono le solite: Napoli, Juve, Inter e Fiorentina, ma il nostro obiettivo è tornare in Europa». E sorride furbo. Perché l’impressione è che la Roma punti molto più in alto.