(F. Ufficiale) – Dopo la mezzanotte ancheFrancesco Totti dice la sua dal proprio blog: «Superare il Bologna in maniera così netta aiuta la squadra a diventare consapevole delle proprie potenzialità. Ma ricordiamoci che al momento non abbiamo vinto proprio niente e abbiamo ancora tutto da dimostrare. Fiducia sì, rilassatezza mai. Sono contento, perché vedo in tutti, allenatore, staff, compagni, lo stesso comportamento: concentrazione e applicazione costante. Ora dobbiamo andare a Milano e sarà dura, perché l’Inter è forte e darà tutto. I nerazzurri saranno il nostro pensiero fisso, non da metà settimana o da domani: da adesso». (…) Dopo mezzanotte i giocatori si sono ritrovati a cena tutti insieme al ristorante Met, a Ponte Milvio. Aveva portato fortuna per il derby e ci sono tornati. Questa volta c’era anche Totti e il gruppo era quasi al completo. A tavola con le note di Grazie Roma come sottofondo.
TOROSIDIS OK – E’ stata una settimana particolare per Vassilis Torosidis. Saltata la trasferta di Genova contro la Sampdoria per un guaio muscolare, l’esterno greco – che sembrava essere uscito dalle rotazioni importanti di Rudi Garcia – è tornato subito in cima ai pensieri del tecnico giallorosso dopo l’infortunio che Maicon ha subìto dopo mezz’ora di gioco a Marassi. Mercoledì si era rimediato, spostando Balzaretti sulla corsia di destra e mandando in campo Dodò. (…) «Bisogna mostrare sempre la stessa tensione perché adesso tutti vogliono batterci, siamo i primi della classifica dobbiamo mantenere concentrazione e dare sempre il massimo. (…)». E di lui, che titoli nel suo Paese ne ha vinti in quantità industriale (sei), bisogna fidarsi. Una difesa quasi impenetrabile. Qual è il segreto?«Semplice, tutti pensano a correre e difendere allo stesso modo quindi il merito va a tutta la squadra». Torosidis è arrivato a gennaio in piena bufera Zeman, quanto cambiata la squadra giallorossa? «Parecchio. Molti giocatori sono partiti e altri sono arrivati, abbiamo cambiato assetto e dobbiamo rimanere concentrati per far arrivare i risultati. (…) dobbiamo guardare partita per partita».