(D.Palizzotto) – “Non risponderemo alla convocazione della Corte Federale, questa non è giustizia”. Zamperini non ci sta. Condannato a cinque anni di squalifica più preclusione nell’estate del 2012, punito con altri due anni di stop dalla Commissione Disciplinare nell’attuale procedimento, il settimo dello scandalo sul calcioscommesse, l’ex calciatore e amico di Mauri – difeso dagli avvocati Roberto Ruggiero e Antonio Luigi Cardamone – ha rinunciato ad impugnare la sentenza di primo grado e da quel momento non vuole più saperne della giustizia sportiva. Per questo ha rifiutato la prima convocazione della Corte Federale, intenta ad approfondire le indagini sul caso Mauri. E per questo rifiuterà anche la seconda convocazione e oggi pomeriggio non si presenterà.
Avvocato Ruggiero, perché non crede nella giustizia sportiva?
«Perché non presuppone un giudice terzo, dunque è anticostituzionale. Il metodo utilizzato è inaccettabile, ricorda Mani pulite: si chiede ad una persona di dire cosa serve e si condanna un tesserato. I giudici sposano una tesi e la impongono, per l’antitesi non c’è alcuno spazio: questo gioco non mi appartiene né mi riguarda».
Per questo non vi presenterete.
«Difendo un diritto del mio assistito, che ha la facoltà di non rispondere. L’illecito sportivo, del resto, dipende dalla certezza dell’illecito penale: se in tale sede Zamperini sarà assolto, chiederemo i danni alla Federcalcio».
Secondo lei Mauri è colpevole?
“Zamperini lo ha sempre escluso in modo categorico”.