Il tempo del turnover è durato una sola giornata. Quanto è bastato per far rifiatare qualche affaticato reduce dalla partita contro la Fiorentina, presentando comunque un’Inter tonica e convincente a Trieste. Il pareggio contro il Cagliari, negativo per il risultato ma positivo nella prestazione, è servito infatti a non peggiorare la condizione di alcune pedine fondamentali in vista della sfida contro la Roma del prossimo sabato, affidata oggi a Paolo Tagliavento. Jonathan e Campagnaro non sono scesi in campo, Palacio lo ha fatto dopo un’ora di gioco, Alvarez ha disputato soltanto il primo tempo. Ad eccezione dell’esterno brasiliano, che non è ancora al meglio e potrebbe lasciare nuovamente spazio a Nagatomo sulla destra (con Pereira a sinistra) tutti gli altri sono certi di indossare una maglia da titolare contro i giallorossi. La sfida è fondamentale in chiave futura. Mazzarri sa che arrestare la corsa degli avversari, reduci da un filotto di sei successi in altrettante gare di campionato, vorrebbe dire lanciare un ulteriore segnale alle concorrenti. La storia del tecnico insegna che difficilmente cambia formazione o modulo quando la squadra ha preso la giusta via. Per evitare di fallire ancora tante occasioni come accaduto nell’ultimo turno l’allenatore toscano ha lavorato molto sugli schemi offensivi nelle ultime due sedute, sperando che la squadra confermi la solidità difensiva che ne ha caratterizzato l’avvio di stagione. L’Inter sfiderà infatti il miglior attacco della Serie A, pur privo di un giocatore offensivamente fondamentale come Maicon, che non potrà fare da ex di turno per un infortunio. Sullo sfondo di una gara che torna a valere per l’alta classifica, tre anni dopo l’ultimo scontro al vertice in campionato, la trattativa tra Massimo Moratti ed Erick Thohir per il passaggio delle quote societarie del club nerazzurro. Si attendono solo le firme che sanciranno l’ingresso della holding guidata dal magnate indonesiano, pronto a rilevare il 70% della società con l’aiuto di due connazionali. Il termine ultimo per l’ufficialità è l’assemblea dei soci di fine mese, ma la questione dovrebbe risolversi molto prima, chiudendo un dialogo tra le parti che dura dall’inizio dell’estate e che segnerà una pagina di storia del calcio italiano.
Fonte: Ansa