(M. Cannone) – Dal Brasile l’ottavo re di Roma applaude il momento giallorosso.Paulo Roberto Falcao, 60 anni il 16 ottobre, eroe dello scudetto 198283, ricorda che è presto per esprimere giudizi ma loda la squadra di Rudi Garcia. Soprattutto Totti e De Rossi. Recentemente, il Divino ha partecipato a un vertice di allenatori a Rio in cui ha sostenuto il calcio bello e consistente contro quello creato solo per vincere. Negli ultimi tempi, ha avuto qualche sondaggio per guidare squadre brasiliane ma siccome la stagione qui sta finendo, non pensa di riprendere ad allenare ora. L’anno scorso è stato allenatore del Bahia, ora vive a Porto Alegre, Brasile meridionale, dove divenne grande con l’Internacional.
Allora, Falcao: sei partite, sei vittorie. Una Roma entusiasmante?
«Ma non si è disputato nemmeno il 20% del campionato. Mancano ancora 32 giornate alla fine. A Roma ci si entusiasma sempre facilmente. Certo, se le cose dovessero continuare così, ci saranno grandi possibilità. Ho seguito il derby in tv, con molta attenzione e partecipazione: la Roma ha giocato molto bene. Un ottimo inizio di stagione, che fa ben sperare».
E i brasiliani della Roma?
«Maicon mi ha impressionato: fantastico questo suo ritorno nel calcio italiano, anche in prospettiva Mondiale».
Cosa pensa di Rudi Garcia?
«Fino a qualche mese fa lo conoscevo poco, non seguo attentamente il campionato francese, almeno non quanto quello italiano o spagnolo. Mi pare stia facendo un lavoro eccellente. Ha costruito una squadra giovane, veloce, offensiva. Fa il 433, no? La tv a volte inganna…».
E di Gervinho e Strootman, protagonisti di queste prime sei vittorie?
«Gervinho è molto rapido e ha un bel tiro. Se sentirà attorno a sè la fiducia dell’ambiente, potrà segnare tanto e fare davvero la differenza. Strootman lo conosco meno, ma mi ha colpito l’autorità con cui si è preso la Roma. Nel derby mi è piaciuto molto quel Ljajic: appena entrato si è preso una punizione e alla fine pure il rigore che ha fissato il risultato. Classe e personalità ».
Quale giocatore di questa Roma somiglia di più a Falcao?
«Dopo tanti anni, continuate a farmi questa domanda! Non c’è un giocatore con cui possa fare un paragone. Posso dirti i due che mi piacciono di più: sono sempre Totti e De Rossi. Totti è un giocatore che continua a met tere in campo grande qualità. Con Garcia, lo vedo giocare più centrale rispetto a l l a s c o r s a stagione e questo può fargli solo bene perché è lui a dettare il ritmo alla squadra. Ma non è che la squadra giochi più lentamente così, anzi. De Rossi mi è sempre piaciuto. Combina qualità e quantità. Sa come calciare il pallone, colpisce bene di testa, è bravo in fase di marcatura. È da molto tempo alla Roma, anche lui un simbolo e una bandiera. Paragoni tra la mia Roma e questa? Impossibili. Sono passati 30 anni dallo scudetto!».
Totti deve giocare il Mondiale 2014?
«Non lo so. Certamente non puoi avere tanti giocatori over 35 nella stessa squadra, ma si può valutare. Ora non dite, però, che Falcao vuole Totti al Mondiale. Deciderà Prandelli, che mi piace molto. La sua sarà anche una scelta etica, credo ».
Lei ha fatto recentemente uno stage con Montella alla Fiorentina…
«Stage non è la parola giusta. Abbiamo avuto uno scambio d’informazioni. Ho avuto dei contatti anche con Sacchi, Prandelli e Mourinho quando era al Real Madrid. La cosa principale che ho visto in Italia è che squadre di punta come Juventus, Napoli e Inter sono tornate a giocare con tre difensori».
Nessuna offerta dalla Roma o da un’altra squadra italiana?
«All’inizio del 1991, quando ero c.t. della Nazionale brasiliana, incontrai Dino Viola a Cortina ma poco dopo lui morì. Poi, con Franco Sensi ci fu giusto qualche sondaggio».