(G. Marcotti) – In una giornata di sole, lo scorso agosto , James Pallotta , il proprietario dell’As Roma , osservava la sua squadra durante la preparazione estiva in un campus universitario nella periferia di Boston. Rifletteva di come, dopo essersi concentrata sui giocatori d’attacco , la sua squadra provasse a essere più equilibrata , un approccio che sperava potesse ottenere risultati migliori. A quasi due mesi dall’inizio della stagione, i numeri possono confermare la sua soddisfazione. La Roma , un club che molti bookmaker a inizio stagione valutavano solo come il settimo in Serie A, è impegnata nella migliore partenza della sua storia, avendo vinto tutte e sette le partite giocate.
Delle sette squadre che hanno vinto le prime sette partite all’inizio di un campionato di Serie A , una sola , l’Inter nel 1966-1967, non è riuscita a vincere il titolo. La Roma ha già segnato 20 gol, con una media di quasi tre a partita . Nei primi cinque campionati europei, solo il Barcellona – che, insieme all’Atletico Madrid ha vinto ogni match – ha fatto meglio , con una media di 3,5 a partita.
Il numero dei gol realizzati non è una sorpresa: l’anno scorso, nonostante un sesto posto, i giallorossi hanno segnato 71 reti, secondi solo al Napoli. La notevole inversione di tendenza è stata difensiva. La Roma ha concesso solo una rete, dimostrando di avere la migliore difesa tra i campionati d’elite in Europa. Ora, è vero che prima della notte di sabato (vittoria per 3-0 contro l’Inter) il calendario della Roma era stato un po’ morbido, a parte il derby contro la Lazio. Ma il miglioramento è stato sconcertante. Contro i cinque avversari che hanno affrontato questa stagione (tranne le due neopromosse), la Roma ha accumulato 15 punti. L’anno scorso, contro gli stessi rivali, si era fermata a 4. Quindi, cosa c’è dietro la svolta?
Certamente non l’enorme spesa in estate. Il netto tra acquisti e cessioni è impressionante, visti i risultati. La Roma ha fatto investimenti intelligenti: il centrocampista olandese Kevin Strootman è un esempio calzante. Grande, forte e instancabile, il 23enne ex Psv è stato inseguito da una serie di top club, ma la Roma è riuscita a chiudere l’affare per prima.
Un altro acquisto di spessore è il marocchino Medhi Benatia. Ex Udinese, nelle ultime tre stagioni si era affermato come uno dei migliori difensori centrali in Europa . Ma il vero valore aggiunt sembra provenire dal nuovo allenatore della Roma , il francese Rudi Garcia . Nel 2010-2011 ha guidato il Lille alla Lega francese e Coppa , con un calcio frizzante. Poi è arrivato il declino, che probabilmente ha avuto più a che fare con la cessione dei suoi fuoriclasse ( Eden Hazard , Mathieu Debuchy , Yohan Cabaye , Moussa Sow e Gervinho ).
Appena arrivato Garcia ha spinto la Roma a comprare Gervinho, che non aveva convinto con la maglia dell’Arsenal nei due anni precedenti. Ora, con il suo ex tecnico, è devastante. Garcia, che ha un background in fisica , ha optato invece per un approccio meno fisico al calcio. La sua preparazione è durata solo nove giorni e il suo programma di allenamento settimanale è straordinariamente leggero rispetto agli standard di Serie A. Eppure sembra funzionare, non solo per i risultati. E ‘anche il fatto che il 70 % dei gol del club in questa stagione sono venuti nel secondo tempo, suggerendo che la squadra regge fisicamente meglio rispetto ai rivali.
Il nuovo manager ha anche fatto un ottimo lavoro a spegnere le polemiche e ottenere la fiducia di veterani irriducibili come Daniele De Rossi e Francesco Totti: qualcosa che, nel corso degli anni , è stata fondamentale per chiunque voglia gestire questo club . La ricetta del successo va ovviamente ben oltre questo. Pochi si sarebbero aspettati di raggiungere così in fretta questo livello o che Garcia avesse potuto avere un tale impatto.
Fonte: wsj.com