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GAZZETTA DELLO SPORT Prandelli allerta Totti: “Se sta così a maggio Francesco in Brasile”

Totti batte Handanovic dal dischetto

(A.Elefante) – La porta non è aperta, è spalancata. Un po’ come quando Francesco Totti con una sola giocata spiana la strada verso la porta ai compagni di squadra, com’è successo sabato a San Siro. Stavolta no, stavolta il passaggio gol lo riceve lui, il capitano della Roma, e l’uomo assist è Cesare Prandelli. Non una giocata di classe, ma una frase omaggio a cotanta classe. Ne basterebbe una (e invece ne seguiranno altre): «Se il Mondiale fosse fra 20 giorni, non avrei dubbi: Totti verrebbe al Mondiale».

TEST E SCELTE Quella del c.t. non è un’illuminazione improvvisa, una folgorazione sulla via della seconda (o terza, quarta…) giovinezza di Totti:«Quando lo dicevo io che lo seguivo…». E’ vero, Prandelli lo aveva già fatto capire, e anche detto. Però conta anche come si dicono, certe cose. E anche quando e quante se ne dicono. Ieri quella frase non è stata l’unica di Prandelli sull’argomento e con tutti i distinguo alla fine si è tornati sempre lì: «Sulla base dell’esperienza della Confederations Cup, ho spiegato più di una volta che il criterio prioritario nella scelta dei convocati sarà lo stato di forma, dunque le garanzie atletiche che mi daranno i giocatori: in Brasile porterò solo gente che sta non bene, ma benissimo. Un mese prima del Mondiale faremo dei test, valuteremo le condizioni di tutti e senza dimenticare chi è stato determinante per qualificarci deciderò». E’ questo il punto, e ieri il c.t. ha messo sulle i tutti i puntini possibili: se Totti anche a maggio potrà assicurare, avrà assicurato sul campo, le stesse splendide condizioni di oggi, Prandelli se ne fregherà dei quasi 38 anni e lo metterà sull’aereo per il Brasile. E Totti ci salirà molto volentieri, perché l’idea a questo punto comincia a piacergli.

IN COPPIA CON MARIO  Prandelli non avrà dubbi perché «un Totti così è fantastico: fa parlare, ma soprattutto fa riflettere». Perché, assicura il c.t., anche i giocatori non avrebbero remore: «Ribadisco: chi ci ha portato in Brasile è da tenere in considerazione, ma in questo momento, ad esempio, diversi di loro hanno qualche problema. E comunque il gruppo accetta volentieri chiunque può fare la differenza e migliora la qualità de gioco». Il c.t. non avrà dubbi, perché sarebbe l’ultimo dei problemi come far giocare Totti, e con chi: «Non ho mai pensato che coppia potrebbe fare con Balotelli, ma sicuramente Totti ha un modo di stare in campo che gli permette di far bene sia da centrocampista che da centravanti – una grande invenzione di Spalletti – ruolo che interpreta in modo unico. Uno come Totti lo puoi accoppiare a chiunque, sono gli altri a doversi accoppiare a lui».

NIENTE DI NUOVO E se da qui a maggio anche Cassano dovesse giocare sempre come domenica contro il Sassuolo? «Non è questione di potersi permettere solo uno o anche due giocatori come Totti e Cassano, ma di fare valutazioni complessive. Cassano ha mostrato anche motivazioni particolari, giocando una delle sue migliori partite degli ultimi anni». Prandelli non sembra preoccupato di doversi porre questo problema, ma semmai quello di un ricambio generazionale che non è all’altezza delle sue aspettative. Tanto da «costringerlo» a coltivare l’idea di convocazioni come quella di Totti, in controtendenza rispetto alle scelte fatte finora: «Ho sempre detto che aspetto i giovani a braccia aperte e continuo ad aspettarli. Però, sarò sincero, finora non ho visto qualcosa di nuovo». Se non questo nuovo Totti. E per lui terrà aperte le braccia, e pure la porta.

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