(C.Zucchelli) – Le motivazioni saranno un’arma decisiva, non ci sarà stanchezza, ma solo adrenalina. I doppi ex di Roma e Napoli sono sicuri: la partita di venerdì 18 non solo «sarà una sfida scudetto», ma sarà giocata «ad alto livello» da tutte e due le squadre. Ottavio Bianchi, Sebino Nela, Carlo Mazzone: hanno vissuto sia all’ombra del Vesuvio che del Colosseo e conoscono benissimo due piazze «molto simili che stanno vivendo un periodo bellissimo».
ENTUSIASMO Sicuramente la partita tra la prima e la seconda in classifica non risentirà degli impegni di alcuni giocatori con le nazionali: «Non scherziamo – dice Bianchi –, i calciatori ormai sono abituati a impegni ravvicinati. Roma e Napoli hanno un entusiasmo alle stelle, tutti non vedono l’ora di scendere in campo». Ne è convinto anche Sebino Nela: «Capisco De Laurentiis che dice che l’anticipo potrebbe creare più problemi alla sua squadra, ma sono dettagli. La sfida sarà decisa da altri fattori».
PUNTI DI FORZA Come, ad esempio, il ruolo dei centrocampisti: «La Roma ha i più forti d’Italia – spiega Bianchi – e fa un ottimo filtro davanti alla difesa. Quello del Napoli non è da meno, la sfida può essere decisa proprio in quella zona del campo». Per Mazzone, invece, «vincerà chi segnerà di più. Vedremo una partita con tante reti, preparata da due allenatori molto bravi che hanno dato un’organizzazione di gioco evidente. Visto che parliamo di sfida scudetto vedremo come reagiranno alla pressione».
PUNTI DEBOLI Secondo Nela, a lungo andare, «il Napoli potrebbe pagare il doppio impegno. E credo che questo sia il suo più grande punto debole. La partita con la Roma però arriva nella parte iniziale della stagione quindi le energie ci sono. Punti deboli dei giallorossi? Se li hanno sono stati bravi a tenerli nascosti». «Forse – replica Bianchi – pur avendo un’ottima rosa, la Roma potrebbe non essere attrezzata per arrivare in fondo. Ma si tratta di ipotesi, in queste prime 7 giornate è stata perfetta». «E infatti – conclude Mazzone – non si deve più nascondere: deve puntare allo scudetto, come Napoli e Juventus».