Il tecnico campano tira le somme di un primo e provvisorio bilancio proponendo le sue impressioni: “Il Napoli lotterà per lo scudetto, ha buone possibilità di farcela. La Juventus è la squadra più forte strutturalmente, è abituata a vincere, la differenza potranno farla le motivazioni. La Roma ha grande equilibrio e viaggia sull’entusiasmo, l’Inter è la squadra che può mettere tutti in difficoltà con il suo atteggiamento. Primo Napoli, seconda Juve, terza Roma. Credo che finirà così, ma io sbaglio sempre i pronostici”. Più Napoli che Roma, dunque. Tra meno di una settimana il pronostico di Montella potrà già essere confermato o messo in dubbio.
Com’è cominciata la sua carriera?
«Per caso. Avevo ancora un contratto da calciatore con la Roma, mi chiesero di spalmarlo in più stagioni offrendomi altre opportunità. Scelsi di fare l’allenatore, ricordo che in quella stanza c’era anche Pradè».
Il successo è stato fulminante, addirittura travolgente: si è ma chiesto perché?
«Sono convinto che siano sempre i giocatori a fare la differenza, l’allenatore deve essere bravo a motivarli, trovare l’equilibrio, cercare la soluzione migliore in base alle disponibilità, restare aggiornato su tutto. E comunque, a proposito del successo travolgente…».
Cosa non le torna?
«I media sono sempre portati a estremizzare, nel bene o nel male. Credo molti aggettivi siano stati eccessivi, soprattutto quelli positivi».
C’è un allenatore che l’ha ispirata più degli altri?
«Spalletti per come preparava le partite, Capello per la gestione dello spogliatoio, Eriksson per la completezza. In realtà poi ho cominciato prendendo in prestito il sistema di allenamento di Ancelotti. Una persona preparata e pacata».
Cerchiamo aggettivi anche per altri allenatori. Mourinho?
«Empatico. Con i suoi giocatori voglio dire: sa farsi voler bene».
Conte?
«Tenace».
Garcia?
«Simpatico!».
Benitez?
«Esperto».
Mazzarri?
«Scrupoloso».
Un giudizio sintetico sulle avversarie, cominciando dal Napoli…
«Lotterà per lo scudetto, ha buone possibilità di farcela. La Juve è la squadra più forte strutturalmente, è abituata a vincere, la differenza potranno farla le motivazioni. La Roma ha grande equilibrio e viaggia sull’entusiasmo, l’Inter è la squadra che può mettere tutti in difficoltà con il suo atteggiamento».
E la Fiorentina?
«Siamo più forti dell’anno scorso, l’ho detto, il problema è che magari si sono rinfozati anche gli altri. Questo si vedrà alla fine. Io sono contento della squadra che ho».
Fonte: LaNazione.it