(G. De Bari) – Ci sono sfide che possono fare la storia di un campionato: per qualità, interesse, valore specifico. «Roma-Napoli, il massimo che c’è».
Mister Trapattoni, chi vincerà il titolo?
«E’ ancora presto per dirlo, però credo che lo scudetto possa diventare un affare tra azzurri e giallorossi. Ci sono tutte le premesse affinché torni a trionfare il Centro Sud».
E la Juventus?
«Si è rinforzata per puntare soprattutto alla Champions League, che resta il grande obiettivo dei bianconeri».
Azzardi un pronostico sul big match dell’Olimpico?
«Napoli e Roma si equivalgono, potrà decidere un episodio. Sono rimasto impressionato dalla prova fornita dai giallorossi in casa dell’Inter. Ho visto una squadra solida, veloce, determinata, che recita lo spartito a memoria. E’ vero che, dopo sette successi di fila, diventa più difficile continuare a vincere ma questa è una Roma che vola e che può battere anche il Napoli».
Dal sesto posto al primato: come spiega la metamorfosi?
«Prima di tutto l’allenatore. Garcia ha capito subito il calcio italiano, ha messo i calciatori al posto giusto, ha indovinato le mosse tattiche e creato un gruppo forte. Inoltre l’organico è composto da elementi di assoluto valore, un ottimo mix tra esperti e giovani».
Si aspettava un Totti su questi livelli di rendimento?
«Francesco lo conosco molto bene, è un campione dalle incredibili risorse, che sta stupendo ancora tutti: per qualità, forza e longevità atletica. Dà sempre l’impressione che si diverta, che giochi per il gusto dello spettacolo ed è comunque decisivo».
Molti auspicano un suo ritorno in Nazionale.
«Se continuerà su questi ritmi, penso che Prandelli lo convocherà. Potrebbe essere utile in Brasile, anche entrando nel corso delle partite, è uno dei pochi calciatori che sa essere decisivo».
Il Napoli invece, pur cambiando tecnico, si sta confermando.
«Anche la società partenopea ha scelto bene l’allenatore. Benitez ha portato esperienza e idee nuove, inoltre la società è stata brava nel gestire il dopo-Cavani».
Le 2 tifoserie vivono un momento di grande entusiasmo.
«Roma e Napoli sono città dove il calcio è tutto, dove la passione è fortissima, dove ci si esalta in fretta e ci si abbatte altrettanto velocemente. Ma ci saranno i tecnici stranieri a evitare questi rischi. Garcia e Benitez, infatti, vivendo la realtà con maggiore distacco, potranno gestire con calma ogni tipo di situazione».
Le squadre sono partite alla grande: terranno fino in fondo?
«Ne sono convinto e sarà un duello affascinante».
Anche il Napoli, però, come la Juve, gioca la Champions?
«Questo aspetto, eventualmente, potrebbe pesare a primavera, non adesso che la stagione è appena cominciata».