(C. Zucchelli) La tribuna vip è quella dei grandi eventi, la tribuna stampa anche, il resto dello stadio, invece, non è strapieno come in altre occasioni così importanti. Sciopero, restrizioni, prezzi—alti—dei biglietti: il tutto esaurito all’Olimpico non c’è (45.913 gli spettatori paganti) eppure l’atmosfera riesce ad essere da big match. Soprattutto grazie alla presenza di Diego Armando Maradona, che dal momento in cui mette piede all’Olimpico (ore 20.55) diventa il catalizzatore di tutte le attenzioni. Almeno quelle di chi ha la fortuna di incontrarlo, visto che i tifosi comuni, ben distanti dal palchetto dove si sistema il Pibe de oro, non possono certo vederlo.
Idoli e cori I romanisti chiamano con un boato il loro capitano,Francesco Totti, i napoletani rispondono alzando al cielo decine di foto di Maradona ai tempi in cui indossava la maglia azzurra. Gli sfottò e i cori vanno in scena soprattutto prima della partita e sono quelli che ormai da anni contraddistinguono le due tifoserie: i napoletani cantano «Romanista pezzo di m…», i romanisti rispondono con «O Vesuvio lavali col fuoco». Dal settore ospiti nessuno striscione, dalla curva Sud invece, durante l’inno, uno inequivocabile: «C’eravamo, ci siamo e ci saremo sempre. Vittoria o sconfitta, mai schiavi del risultato». La scritta richiama quel«mai schiavi del risultato» esposto ai tempi di Luis Enrique. Quando i risultati, appunto, erano un miraggio.
Vip e wags Mentre in Tevere viene esposto lo striscione «Luisa sempre con noi», in ricordo di Luisa Petrucci, storica tifosa romanista scomparsa 8 anni fa, la tribuna opposta è il regno di vip o presunti tali, politici, personaggi dello sport e wags. In prima fila Ilary Blasi, moglie di Totti, piuttosto contrariata quando il marito lascia il campo dopo mezzora tra gli applausi dei romanisti e gli «Olè» dei napoletani. In autorità, oltre a reduci delle varie edizioni del Grande Fratello (ogni occasione è buona per farsi fotografare) ci sono il c.t. della Nazionale Prandelli, il presidente del Coni Malagò e Mario Pescante. Poi, tra gli altri, Teo Mammucari, Max Giusti, gli ex romanisti Marco Delvecchio e Vincent Candela e pure gli americani della Virtus Roma.
Distratti Attenti, anche loro, all’inizio, incantati poi dall’arrivo diMaradona. Tutti i presenti si girano a guardarlo, vip e persone a bordo campo comprese, tirando fuori telefoni e iPad per le foto. Gli unici che non degnano Diego di uno sguardo sono Garcia e Benitez. Giustamente, hanno altro a cui pensare.