(G. Piacentini) – «È solo l’inizio, il cammino è ancora lungo ». James Pallotta si gode la sua Roma, e al termine della gara col Napoli sa di aver fatto la scelta giusta ad attraversare l’oceano per essere in tribuna allo stadio Olimpico.«È stata una notte spettacolare, quest’estate lo sentivo: è nei piani che la squadra punti al vertice. I tifosi ci sono sempre stati e sono i migliori al mondo, l’unica cosa che dovevamo fare era costruire una buona squadra. Garcia ha fatto un ottimo lavoro, ma siamo solo all’inizio».
Il tecnico francese al novantesimo è soddisfatto per il risultato ma rammaricato per gli infortuni. «È una vittoria di Pirro – le sue parole –perché abbiamo perso Gervinho e capitan Totti. Sono felice perché abbiamo fatto gol su due calci piazzati, e quando ci sono partite dure come queste sono dettagli importanti. La parata di De Sanctis è il simbolo della nostra vittoria: Morgan ha fatto un grande intervento che ha cambiato la gara e Daniele lo ha aiutato».
La Roma ha vinto la partita a centrocampo, e ha concesso poco agli attaccanti del Napoli. «All’inizio sapevo che con Daniele e Kevin e Pjanic potevamo essere molto forti, lui è il cuore del mio gioco. Ha calciato una grande punizione, non proprio come Juninho ma va bene lo stesso. Siamo forti sul piano difensivo ma sappiano anche segnare, abbiamo fatto due gol in tutte le partite. La cerniera Castan- Benatia mi piace».
Quando gli fanno notare che in Italia chi è riuscito a vincere le prime otto gare ha poi conquistato lo scudetto (la Juventus nel ’30-31 e nell’’85-86, n.d.r.), Garcia risponde con una battuta. «Oggi la Roma di Totti ha raggiunto la Juventus di Platini». I tifosi sono autorizzati a sognare.