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L’ALFABETO Roma-Napoli dalla A alla Z

L’alfabeto della Roma

Torna la nuova rubrica di GazzettaGialloRossa.it ”L’ALFABETO“, un appuntamento settimanale nel quale, attraverso le lettere dell’alfabeto, verranno proposti gli elementi più significativi che hanno caratterizzato gli ultimi giorni dell’As Roma o gli impegni sul campo della squadra capitolina:

A: Atmosfera. Finalmente dalle parti di Trigoria si respira un clima sereno. Il gruppo, plasmato a sua immagine e somiglianza da Rudi Garcia sta, giornata dopo giornata, riconquistando la fiducia che i tifosi avevano perso dopo i fallimenti targati Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli. A quanto pare bastava un uomo venuto dalla Francia per risollevare la Roma dalla macerie: perché del resto come diceva anche Epicuro, “l’uomo sereno procura serenità a sé e agli altri“.

B: Bilanciamento. Anche contro il Napoli la Roma e’ stata perfetta nei meccanismi e nei movimenti del centrocampo. La linea mediana composta da De Rossi, Strootman e Pjanic, uno dei migliori terzetti del Vecchio Continente, ha permesso al tecnico Garcia di assicurarsi, al tempo stesso, qualità, resistenza e soprattutto equilibrio.

C: Cannavaro. Entra e prende un giallo dopo pochi minuti. E’ suo il “fallo” da rigore su Borriello che gli costa la seconda ammonizione e il conseguente cartellino rosso. Se Benitez non lo ha fatto giocare fino a quel momento un motivo pur valido forse c’era…

D: Dedizione. Tutto il gruppo quest’anno crede nel progetto del mister francese. La filosofia di gioco e l’importanza del collettivo portate dall’ex tecnico del Lille ha impressionato tutti, a cominciare dai calciatori stessi. Oui monsieur…

E: Entusiasmo. Con una Roma così forte e spietata, la calda piazza romana può solo che fomentarsi per le otto vittorie in campionato che valgono il primato e cinque punti di vantaggio su Juventus e Napoli.

F: Freddezza. Ha aspettato fino all’ultimo Morgan De Sanctis in occasione del tiro ravvicinato di Pandev. Sul contropiede della punta macedone l’esperto numero 26 romanista ha aspettato l’attimo giusto per neutralizzare la conclusione, deviando il pallone e permettendo all’arrivante De Rossi il salvataggio ad un metro dalla linea di porta. Muro di ghiaccio…

G: Gagliarda. E’ l’aggettivo più utilizzato nei rioni e nei quartieri della capitale dopo l’importantissima vittoria contro la squadra di Benitez. Questa Roma fa paura, è solida, cinica e soprattutto sta imparando ad essere spietata.

H: Higuain e Hamsik. Dovevano essere i due arcieri della formazione di Rafa Benitez, ma per motivi diversi non hanno lasciato il segno nello scontro al vertice dell’ottava giornata. Il primo, entrato troppo tardi e ancora imballato dopo lo stop per infortunio, il secondo mai in partita per tutti i novanta minuti. Rimandati a martedì sera…

I: Irresistibile. E’ l’aggettivo che molti quotidiani europei hanno usato per descrivere le gesta della Roma. Dopo i tre punti presi anche contro il Napoli, la squadra capitolina inizia a far parlare di se ben oltre il Grande Raccordo Anulare…

L: Livore. La Roma non è più la squadra simpatica anzi, ora provoca sentimenti di antipatia ed astio negli avversari. Fine dell’operazione simpatia…

M: Muscoli. Non hanno retto quelli di Totti e Gervinho contro la squadra partenopea. Per il capitano il riacutizzarsi del problema al flessore della gamba destra l’ha costretto ad abbandonare il campo dopo appena mezz’ora. Una contusione alla coscia sinistra ferma invece la “gazzella ivoriana”, che lascia il posto a Ljajic al 57′.

N: Napoletani. I tifosi partenopei di certo non si scorderanno la prodezza balistica di Miro Pjanic: il giovane bosniaco non ci ha pensato due volte ed è andato ad esultare proprio sotto il settore dedicato ai tifosi ospiti mostrando la sua maglia numero 15. Trasferta da dimenticare!

O: Otto. Sono le vittorie della Roma formato Rudi Garcia. Ventidue reti fatte ed appena una subita lo score, per dirlo alla Pallotta, della squadra giallorossa. I record stagionali di Totti e compagni iniziano a far il giro del mondo…

P: Pennellata. La punizione di Pjanic e’ stato un’autentica firma d’autore. Con una  parabola alla Juninho Pernambucano, suo maestro ai tempi del Lione, batte un incolpevole Reina. Ma P anche come perfetta, la prestazione del ritrovato talento bosniaco.

Q: Quote. L’eccellente momento della squadra si riscontra anche nelle quote offerte dai bookmakers. Una Roma tricolore in estate si poteva giocare a 35,00, ora i giallorossi sono bacati 2,75 volte la posta scommessa.

R: Riserve. In questa Roma anche chi spesso siede in panchina risulta essere determinante. Giocatori del calibro di Borriello, Ljajic, Marquinho, per citare quelli entrati contro il Napoli, farebbero i titolari in molte squadre della serie A. L’unità e la solidità della formazione capitolina si vedono anche dai comportamenti e dalla disponibilità di chi sta giocando meno.

S: Salvataggio. L’intervento in scivolata aerea di Daniele De Rossi ha l’importanza di un gol fatto. Il centrocampista romano, a De Sanctis battuto, si immola per salvare la sua porta da un gol quasi fatto di Pandev. A difesa dell’Impero…

T: Tifo. Tanti ma non troppi i tifosi presenti venerdì sera all’Olimpico. Lo stadio romano in partite del genere e’ sempre stato abituato al tutto esaurito ed a una ricerca spasmodica del biglietto. Non è stato così contro il Napoli: nemmeno cinquantamila spettatori e molti seggiolini rimasti vuoti a causa del caro prezzi dei tagliandi. Calvario…

U: Umiltà. Rimanere con i piedi per terra. E’ il velato messaggio che sia il tecnico Garcia che De Rossi cercano di dare al popolo giallorosso nel dopo gara di Roma-Napoli. A trenta partite dal termine del campionato c’è ancora molto da fare: lavorare giorno dopo giorno a testa bassa, rimanendo concentrati per continuare la grande cavalcata nelle parti alte della classifica. L’umiltà è l’anticamera di tutte le perfezioni…

V: Variazione. La gara di venerdì sera ha messo il mostra il lato camaleontico della compagine capitolina: il cambio Totti-Borriello dimostra come questa squadra metta in atto diversi modi di giocare. Con l’ariete campano, e dopo l’infortunio di Gervinho, cambia radicalmente lo schema tattico dei giallorossi. Garcia il trasformista…

Z: Zero. Ancora nessun gol subito dalla forte difesa romanista. Castan e Benatia formano una coppia formidabile: quando non ci arrivano loro, ed e’ capitano raramente poco, ci pensa l’eccellente De Sanctis, formidabile anche contro la sua ex squadra.

Nicolo’ Ballarin

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