(M.Evangelisti) – Bloccato da un attaccante, guarda l’ironico paradosso.Mehdi Benatia è passato alla Roma molte settimane dopo essere stato acquisito dalla medesima. Per una serie di questioni burocratiche e commerciali. (…)
Prima ancora che tutti i pezzi andassero a posto, Benatia era già stato definito lento, impacciato, incapace di interfacciarsi con Castan. Adesso alla Roma, dove a essere onesti nessuno aveva mai pensato che i due non fossero bene assortiti, si mordono le mani perché entrambi i giocatori sono diffidati e al prossimo cartellino giallo niente partita successiva. Dal lato tecnico ce ne faremo una ragione. Solo che un portafortuna della potenza di Benatia è difficile da trovare in giro. Toccato da qualche cosmico potere, il marocchino in campionato vince ininterrottamente da 15 partite. (…)
L’Udinese a sua volta lo scorso anno ha chiuso il campionato con una serie di otto successi consecutivi. Quelli che alla fine hanno tenuto la Roma lontano dalla zona utile per entrare in Europa League. I bianconeri hanno cominciato battendo il Chievo 3-1 e hanno salutato facendone cinque all’Inter. Per uno di quegli incontri, Benatia era squalificato. Gli altri sette li ha vissuti, respirati e sudati pienamente. Quindici vittorie sono tante, non parliamo di record perché altri sono andati molto oltre (…).
Ha compreso che per continuare a sognare tranquilli servono anche queste piccole cose. Cioè, ha compreso dov’è capitato. «Qui a Roma la pressione è molto maggiore che a Udine, Me lo aspettavo, naturalmente, e mi piace così. Avevamo il dovere di cominciare bene, perché lo volevano i tifosi. Però non chiedetemi di stabilire obiettivi. Siamo appena partiti». La sua media nei voti è superiore al 6,8. (…) E allora viene da pensare che non sia questione di portare fortuna. Il punto è che avere Benatia dalla propria parte è una faccenda e averlo contro un’altra.