(A. Ramazzotti) L’Inter di Thohir pensa a Walter Sabatini per la nuova politica dei giovani che gli indonesiani hanno intenzione di portare avanti a partire dalla prossima stagione. Gli uomini di fiducia di “sua emittenza” stimano molto il dirigente che in estate ha costruito una Roma capace di centrare 8 vittorie nelle prime 8 giornate di campionato. Apprezzano la sua competenza, ma soprattutto la sua abilità nell’individuare giovani di talento. Le sue intuizioni hanno permesso ai giallorossi di chiudere l’ultima campagna acquisti in attivo grazie alle cessioni di Lamela e Marquinhos, entrambi pagati molto rispettivamente da Tottenham e Psg ed entrambi capaci di garantire importanti plusvalenze. Ma anche nella sua precedente esperienza al Palermo, Sabatini aveva fatto sorridereZamparini portando in Sicilia Pastore, poi strapagato dal Psg, e Hernandez, ancora punto di forza della formazione di Iachini che rivuole la Serie A. Per non parlare di Kolarov, Behrami, Lichtsteiner e Muslera, “scoperti” quando era alla Lazio.
CORRIERE DELLO SPORT Thohir si lancia su Sabatini
CAMBIAMENTI – La mappa dirigenziale del club nerazzurro non cambierà fino al termine della stagione anche perché, se non varieranno gli accordi presi, Moratti rimarrà presidente e avrà le deleghe sulla parte sportiva. Nella sede di corso Vittorio Emanuele almeno fino al prossimo week end lavoreranno, analizzando nel dettaglio costi e ricavi della società, una decina di uomini di fiducia di Inner Circle e degli indonesiani (a capo di tutti Thomas Shreve), ma non toccheranno la gestione tecnico-sportiva. A gennaio infatti le operazioni in entrata saranno concluse dal dt Branca e dal ds Ausilio che negli ultimi due anni hanno avuto il duplice merito di acquistare giocatori futuribili (Alvarez, Kovacic, Juan Jesus, Icardi, Belfodil…) e di abbassare notevolmente un monte ingaggi che adesso è di 80 milioni lordi (considerando solo i giocatori in rosa). La prossima estate però gli indonesiani potrebbero decidere di non confermare entrambi gli uomini mercato e in questo caso un candidato forte per entrare nella rinnovata compagine dirigenziale è l’attuale direttore sportivo della Roma.
RESISTENZA – L’addio di Sabatini alla capitale è però tutt’altro che scontato. Il suo contratto è in scadenza a giugno, ma la proprietà americana stravede per lui ed è convinta che sia l’uomo adatto per portare avanti il progetto iniziato nel 2011. Oltre a una campagna acquisti brillante (sono arrivati il tecnico rivelazione del campionato Garcia e giocatori di notevole spessore tra i quali De Sanctis, Benatia, Strootman e Gervinho), Sabatini ha avuto il merito di gestire bene le tensioni di inizio stagione. Specialmente se i risultati dovessero continuare ad essere quelli attuali, è scontato che Pallotta faccia tutto il possibile per cercare di trattenerlo e per rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. A quel punto la scelta sarebbe di Sabatini: accetterà di continuare l’esperienza giallorossa o magari, specialmente se la squadra ottenesse un grande risultato, cercherà nuovi stimoli nell’avventura interista? A Milano dovrebbe essere affiancato da un direttore sportivo, con il quale dividerebbe la gestione della quotidianità della squadra e le operazioni di mercato, in entrata e in uscita, e da un responsabile dello scouting, che avrà il ruolo di girare per individuare i giovani talenti. (…)