(A.Angeloni) – Quanti hanno pensato che questo Adem Ljajic sia molto vicino in caratteristiche tecniche e umori (da panchina) a quel Vincenzo Montella che, nella stagione 2000/2001, è stato determinante per la conquista dello scudetto pur non essendo un titolare di Fabio Capello? Con una piccola grande distinzione, però:Montella e Capello avevano un rapporto burrascoso, Adem con Garcia no (o almeno non ancora). Tutti e due non titolari della Roma. Stesso ruolo, stesse caratteristiche. Anche il broncio, simile.[…]
I GRANDI NUMERI
Adem finora, delle sette partite in cui è stato a disposizione (in Livorno-Roma era ancora un giocatore della Fiorentina) solo in una, a Parma, ha cominciato negli undici. Contro la Sampdoria e a San Siro con il Milan ha guardato vincere i suoi compagni senza toccare terreno di gioco, nelle altre è entrato e ha segnato, tranne in una, contro il Napoli. Qualche problema fisico (schiena e tendine), scelte tecniche varie, dettate soprattutto allo strapotere di Totti e alla esplosione di Gervinho, hanno portato Ljajic a fare fin ora solo qualche comparsata. Di altissimo livello, però. Vedi i gol all’esordio contro il Verona, il secondo tempo brillantissimo, con rete del 2-0, contro la Lazio e l’ingresso nel finale di Roma-Bologna con cucchiaio gol. Rigore contro la Lazio a parte, le altri due reti molto belle. Come Montella, appunto. Proprio Vincenzino all’epoca entrava e segnava e quando Batistuta ha subìto un brutto infortunio al ginocchio, ha preso in mano la squadra[…]
IL BRONCIO DEL TALENTO
Non si è mai lamentato ma l’umore del serbo non è proprio alle stelle. «Voglio sempre giocare», ha dichiarato Adem pochi giorni fa. Ljajic, magari non ancora a Roma, ha dimostrato di essere decisivo anche quando fa il titolare, insomma proprio come accadeva a Montella dodici anni fa. Per adesso si gode il primato in classifica e aspetta Udine, l’occasione. «Il calcio è l’unica cosa che mi rende felice e sereno», ha ammesso il ragazzo di Novi Pazar. Certo, giocare più spesso aiuta. E il tecnico può dargli una mano. «Adem ha avuto tanti problemi fisici, per questo non abbiamo preso rischi con lui. Ma è un giocatore con molto talento, che può fare la differenza. Abbiamo bisogno di lui, che può essere decisivo. È ancora giovane, ma può fare male agli avversari. Penso sia al cento per cento», una specie di investitura da parte di Rudi Garcia.