(A.Austini) – Un po’ Cartesio, un po’ scaramantico, molto attento a non concedere alibi alla squadra. Rudi Garcia non trascura nessun dettaglio per continuare a volare insieme alla sua Roma.
Domani a Udine non c’è Totti? Ecco servito un aforisma per allontanare la paura. «La natura odia il vuoto – dice Garcia citando Cartesio – quando uno non c’è, si crea il posto per un altro». Se qualcuno ama le cose meno complicate, nessun problema perché il tecnico traduce il tutto in termini calcistici. «Quando una squadra perde il suo migliore giocatore non è mai una buona notizia, ma abbiamo dimostrato che siamo un gruppo unito. Saremo una Roma differente, spero anche una Roma forte».
È proprio il caso di dire che al Friuli sarà una prova del nove: caccia al nono successo e primo test senza Francesco l’«highlander» in campo. «Sono sicuro che i ragazzi giocheranno anche per il capitano. Saremo ancora più uniti. Le soluzioni per me sono Marquinho, Borriello e Ljajic. Possiamo anche spostare Pjanic più avanti». […]
In qualsiasi modo la giri, non c’è una soluzione che copra completamente il vuoto lasciato da Totti. «Forse Ljajic – aggiunge il tecnico francese – può giocare in modo più simile a Francesco. Adem ha avuto problemi fisici e non ci siamo presi rischi, ma ora sta bene, ha molto talento e può fare la differenza. Abbiamo bisogno di lui per continuare ad essere il miglior attacco della serie A: lui può fare male alle difese».
L’appetito vien mangiando e le prossime cinque-sei partite, rispetto alle ultime due, legittimano la speranza di prolungare la fuga in vetta. «Quando guardo il calendario, non faccio tabelle o previsioni – dice il prudente Garcia – perché possiamo vincere una partita molto dura in trasferta e perdere punti con una più piccola in casa. Non esistono gare facili nel campionato italiano né in quello francese. Perciò non penso alle sfide che abbiamo più avanti: sarebbe la maniera migliore per sbagliare».[…]
C’è da aspettarsi una gara tirata, una di quelle che spesso si decidono per un episodio. Come un calcio di rigore. Chi lo tira stavolta? «C’è una lista di tre giocatori che consegno la domenica: se il primo non è in campo, il secondo calcia. Però può capitare che quello designato lasci il compito a un compagno perché si sente stanco. Abbiamo tanti giocatori che possono tirarlo, tra cui Borriello». Lui che avrebbe un gran bisogno di segnare. Per se stesso e per la Roma, a caccia di un bomber aspettando il ritorno del più bravo.