«Con Allegri non ci sono problemi, c’è già un accordo fino al 2014, non abbiamo avuto il tempo per mettere nero su bianco, per firmare, ma l’accordo c’è e lui quindi resterà con noi». Adriano Galliani, anche lui premiato nella prima edizione dell’iniziativa Hall of Fame del calcio italiano, oggi in Palazzo Vecchio a Firenze, sgombra ogni dubbio sul futuro dell’attuale tecnico del Milan, un futuro che sarà ancora rossonero. Ma il Milan, adesso, è anche impegnato sul mercato di gennaio che, puntualizza il vicepresidente rossonero, «non sarà per riparare, ma per coprire un vuoto lasciato dagli infortunati, nel nostro caso si tratta di Cassano, e quindi se arriverà qualcuno, sarà solo un attaccante». Tutti gli indizi, e non solo, portano all’attaccante argentino del Manchester City Carlos Tevez. «Si tratta di un giocatore del City – risponde Galliani con un sorriso sornione – Il club inglese ci ha autorizzati a parlare con il suo procuratore ma non abbiamo ancora parlato direttamente con il City. Preferisco comunque non parlare adesso di Tevez altrimenti si alzano i prezzi e questo non va bene. Non sappiamo cosa vuole il City». A proposito di mercato, Galliani conferma l’interesse per Montolivo. «Lo abbiamo seguito soprattutto a giugno, ma con la Fiorentina non abbiamo trovato un accordo. Se il giocatore non rinnova con il club viola e andrà sul libero mercato, faremo le nostre valutazioni». Quanto al ritorno di Silvio Berlusconi alla presidenza del Milan, Galliani taglia corto: «Lui non tornerà perchè non è mai partito, perchè è sempre stato con noi, perchè è sempre stato il nostro presidente, sempre presente». Inevitabile, infine, una battuta su quello che si annuncia come il duello-scudetto di questa stagione, quello tra la Juventus e il Milan. «Dopo la nostra sconfitta a Torino, abbiamo inanellato una bellissima striscia di risultati positivi, grazie anche al recupero di diversi giocatori. Abbiamo recuperato 4 punti sulla Juve, normale che essendo due grandi club, lottino per il titolo, non facciamo niente di straordinario, sia noi che loro abbiamo il dovere di lottare per lo scudetto».
Fonte: Ansa