(M. Evangelisti) Rudi Garcia si lascia spalancate tutte le possibilità che una rosa non esattamente pletorica gli offre. Fa bene a pensarci sopra. Questa con l’Udinese non è una partita, è un labirinto di ipotesi e circostanze plausibili. E la sua Roma sta surfando sull’entusiasmo con tale brio che è meglio non pensare a ciò che può accadere se (quando, perché prima o poi succederà) dovesse perdere l’equilibrio.
CONVOCAZIONI – Nessuno passerà la notte di domenica in bianco casomai i giallorossi uscissero dal Friuli con un pareggio. Non per questo Garcia imposterà la partita riparandosi da un temporale di cui per il momento non si vede traccia all’orizzonte. Cercherà di vincere la nona consecutiva, anche per togliere dalla testa dei suoi qualsiasi pregiudizio in base al quale senza Totti (e senza Gervinho) questa squadra debba rassegnarsi alla mediocrità. Lasciamo da parte l’ipotesi remota di scoprire oggi Gervinho nella lista dei convocati. Se accadrà Garcia e chi gli dà una mano durante le lunghe giornata in panchina saranno contenti, i tifosi con loro e buon divertimento. E’ comunque molto improbabile che l’allenatore spedisca l’ivoriano in campo a esporre alle intemperie la coscia sinistra indebolita. (…) Dal tipo di allenamento che sta facendo svolgere e dai rigoristi che ha fatto esercitare si ricava qualche segnale in più. Come pure dal fatto che il francese non ama mescolare ingredienti alla rinfusa. Le sue alchimie spesso sono semplici: dente per dente, una punta per una punta. Borriello in mezzo all’attacco e Ljajic esterno sinistro è la soluzione che riteniamo probabile.