(G. Piacentini) – «In difesa c’è un giocatore che si allena in maniera meravigliosa come Nicolas Burdisso, che è molto importante per noi. Un giocatore deve entrare ed essere pronto ». Quando parla, di solito, Rudi Garcia non lascia niente al caso. Nello specifico, il tecnico francese ha già iniziato a pensare a ciò che potrebbe succedere dalla prossima gara, quella di giovedì sera all’Olimpico contro il Chievo. Oggi, infatti, ci sono due calciatori che scenderanno in campo con il condizionamento psicologico della diffida: si tratta diLeandro Castan e Mehdi Benatia.
Entrambi dovranno stare attenti a non incappare in un altro giallo, o almeno dovranno cercare di non farlo contemporaneamente. Perché se l’assenza di uno dei due si può gestire con una relativa tranquillità, una doppia defezione sarebbe senza dubbio un problema: gli altri tre centrali a disposizione, Burdisso, Romagnoli e Jedvaj – appena rientrato dalle qualificazioni all’Europeo Under 19 con la Croazia – non hanno ancora giocato nemmeno un minuto nel corso della stagione. Chi invece si riprenderà il posto sulla fascia sinistra, lasciato per una settimana al brasiliano Dodò, è Federico Balzaretti. Che non si è pentito della scelta di rimanere a Roma. «Perdere quella partita (la finale di Coppa Italia persa il 26 maggio, n.d.r.) – ha dichiarato a Dribbling – è stata una batosta molto pesante. In quel momento sarebbe stato più facile andare via che rimanere, invece tanta gente ci ha creduto e ha voluto ridare gioia ad un ambiente che ci vuole bene. In questo inizio di stagione abbiamo costruito qualcosa e sta andando tutto molto bene, ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra. Garcia? Ha grande carattere ed è un esempio per tutti noi, la cosa migliore per un allenatore è essere credibile, altrimenti il gruppo non ti segue»