(L.Valdiserri) «Sarà la partita più difficile dall’inizio della stagione». La Roma e Rudi Garcia cercano il 10 nella notte del posticipo contro il Chievo. Prima in classifica contro ultima, 23 punti di differenza, un attacco da 23 gol segnati contro uno da 7, una difesa da un solo gol subito contro una che ne ha incassati 17.
Non dovrebbe esserci storia. Da quando è arrivato a Roma, l’allenatore francese è stato scientifico nel cancellare il passato recente – le ultime due stagioni – ripetendo ai suoi giocatori che conta soltanto il presente. Alla vigilia del derby non ha guardato la registrazione della finale di Coppa Italia del 26 maggio scorso: «Era un’altra squadra, non era la mia», ha commentato. Guardare al presente, però, non significa non conoscere la storia. E Garcia sa benissimo che la Roma ha spesso gestito male sia le partite facili che quelle in cui giocava per ultima, conoscendo già tutti i risultati delle altre squadre.
Esempio degli esempi, nel primo caso, Roma-Lecce che costò lo scudetto 1986; nel secondo, Roma-Sampdoria 1-2 che costò quello del 2010 dopo la grande rimonta della squadra allenata da Claudio Ranieri. Per questo ha lavorato molto in settimana per preparare la gara nei minimi dettagli. Si fida ciecamente dei suoi gicoatori, tanto che ha voluto fare un distinguo: «So che per i tifosi, per i giornalisti e forse anche per qualcuno a Trigoria, ma non per i miei giocatori, questa partita è già vinta. E invece lo sarà se resteremo concentrati al 100% come s empre. E spero che lo stadio sia pieno e ci dia una mano ».
Sarà accontentato: sono previsti circa45mila spettatori. È previsto un turnover tra il moderato e l’andante. Sicuro Torosidis al posto dello squalificato Maicon, possibile Dodò per dare un turno di riposo a Balzaretti. Se saranno camb i a t i i d u e esterni di difesa è quasi impossibile pensare a un cambio tra i centrali, anche se sia Benatia che Castan sono diffidati, così come Daniele De Rossi. Può avere una chance dal primo minuto Michael Bradley, che è stato decisivo a Udine entrando dalla panchina.
Nel caso, con l’americano al posto di De Rossi, giocherebbe Strootman davanti alla difesa. Garcia, però, non ci ha abituato a troppi cambi. Quello più probabile è nel tridente d’attacco, con Marquinho al posto di Florenzi e la conferma di Ljajic e Borriello. Il serbo chiede continuità, il centravanti è ancora alla ricerca del primo gol. Scommettiamo che se ci sarà un rigore lo tirerà lui?