(F. Oddi) – Quando gli hanno chiesto se si sente titolare, Florenzi ha fatto subito vedere di aver mandato a memoria la lezione di Rudi Garcia: «Mi sento parte di un gruppo». Parte di un gruppo, ma giocando dieci partite su dieci, di cui otto dall’inizio, e pazienza se deve ancora farne una dal primo all’ultimo minuto. Ieri è entrato dalla panchina — seconda volta, anche la prima era un turno infrasettimanale, a Genova con la Sampdoria — ma è stato decisivo: suo il pallone dal fondo che ha regalato a Borriello il primo gol stagionale, e al gruppo la decima vittoria nelle prime dieci partite, mai successo nella storia della seria A. «Marco è un bomber —ha risposto a chi gli chiedeva della Roma senza Totti—al posto di Francesco può giocare Ljajic, e sfruttiamo comunque la profondità. Sappiamo che stiamo facendo qualcosa di importante, solo giocando sempre al 100% possiamo sfruttare questa occasione. E dopo il gol Garcia ci ha detto di cercare subito il secondo». Che poteva arrivare, ancora con Borriello, e ancora per un suo passaggio vincente, a dieci minuti dalla fine. Per lo zero a zero E pensare che a metà secondo tempo qualcuno cominciava a temere il passo falso nella partita più facile, che poi era il grande timore di Garcia, che aveva ammonito tutti sulle insidie della gara con la squadra di Sannino. «La difficoltà principale è che il Chievo giocava per lo 00— prosegue Florenzi — ma noi ce lo aspettavamo. Erano rintananti nella loro area: sono una buona squadra, noi potevamo fare gol solo su un cross o un tiro da fuori, non era facile sfruttare la profondità». Ma, come capitava a inizio stagione, la Roma ha sbloccato nel secondo tempo, quando le avversarie cominciano a sperare nell’impresa, ma la squadra giallorossa, in forma, e cosciente del proprio valore, continua ad attaccare senza scomporsi, o esporsi al contropiede avversario.
Guardiamo a casa nostra «È una vittoria che ci darà tanto morale — prosegue il centrocampista di Acilia — c’è euforia dopo la decima vittoria, ma siamo già concentrati sul prossimo obiettivo, non vogliamo farci riprendere». E neanche preoccuparsi troppo delle circostanze favorevoli che capitano alle avversarie: alla domanda su quello che è successo a Firenze, dove il Napoli ha vinto grazie a un rigore clamoroso negato a Cuadrado, Florenzi non risponde: «Noi guardiamo solo in casa nostra». D’altronde se Garcia ha provato a far credere ai cronisti di non sapere neppure che il Napoli giocava uno scontro diretto a Firenze, il suo uomo di fiducia non può certo far vedere che se ne preoccupa più di tanto.