(M.Ferretti) Altro giro, altra difesa. Terza partita in una settimana e la Roma per la terza volta cambia il reparto arretrato. A Torino, domani, Rudi Garcia potrà di nuovo contare su Maicon, assente contro il Chievo perché squalificato,ma dovrà rinunciare a Castan che, diffidato, giovedì sera ha beccato il giallo che gli ha regalato il turno di stop. E questo significa che domani all’Olimpico torinese al fianco di Benatia (17 vittorie di fila alle spalle…) al centro della difesa della Roma ci sarà Nicolas Burdisso, che in campionato finora ha giocato zero secondi. Facendo un conteggio facile facile, in casa del Torino ci saranno tre uomini nuovi su cinque rispetto alla formazione iniziale anti Chievo. Davanti a De Sanctis, un solo gol al passivo in quasi mille minuti di campionato (recuperi compresi), le novità saranno Maicon esterno a destra, Burdisso centrale e Balzaretti esterno a sinistra. Fuori Castan per squalifica, Torosidis per far spazio a Maicon e Dodò per Balzaretti.
L’ESORDIENTE È normale che la novità, visto il rendimento della difesa-titolare, possa suscitare un pizzico di apprensione. Il reparto nelle prime dieci giornate di campionato si è dimostrato talmente forte che il doverlo per forza modificare non regala alcun tipo di certezze. Prendiamo Burdisso, ad esempio. L’argentino, con grande senso di professionalità, ha accettato il ruolo di riserva, non ha fatto mai storie, è sempre stato in prima fila al fianco dei compagni: non gioca da una vita (19 maggio 2013, Roma-Napoli) e per forza di cose la sua condizione atletica non può essere ottimale. Oltre a questo, va detto che Nicolas non ha mai giocato seriamente al fianco di Benatia, anche perché Rudi durante il precampionato l’ha provato in tandem con Jedvaj per far affiatare il più possibile la coppia Benatia-Castan. Tutta da verificare, insomma, il nuovo duo contro un attacco che viaggia alla media di oltre un gol e mezzo a partita. A Burdisso, comunque, l’esperienza per poter “esordire” all’undicesima di campionato non manca. E Rudi si fida ciecamente di lui. Molto complicato, del resto, pensare che il tecnico francese preferisca Jedvaj o Romagnoli a Nicolas. Oppure che arretri De Rossi al fianco di Benatia, con l’inserimento di Bradley quale regista basso a centrocampo.
PORTA SBARRATA La Roma, ieri, ha tenuto a render pubbliche alcune statistiche relative alla partita contro il Chievo e tra queste ce n’è una molto curiosa: la squadra di Sannino nel primo tempo non ha effettuato alcun tiro verso la porta di De Sanctis. A dire il vero, neppure nel secondo tempo il portiere della Roma è stato impegnato più di tanto, ma i dati servono a confermare una tendenza: la Roma finora ha subito un solo gol perché gli avversari fanno una fatica tremenda a tirare verso la porta giallorossa. Che non è assolutamente una faccenda marginale. Questo perché l’intera fase difensiva della squadra di Garcia si è dimostrata quanto mai affidabile. Domani entrerà in scena un protagonista inedito, Burdisso,ma in realtà di tratta del ritorno di un vecchio amico. Se dovesse incontrare qualche difficoltà, ci saranno i compagni a dargli un mano. Come è sempre accaduto da Livorno al Chievo.
PELIZZOLI NEL MIRINO De Sanctis ha portato la sua imbattibilità a 681 minuti, recuperi esclusi. Adesso nel suo mirino c’è Pelizzoli che, nel campionato 2003-04, non subì reti per 773 minuti. Può darsi che superare il collega non gli interessi più di tanto, ma – anche se non lo dice – Morgan ci terrebbe molto a togliersi anche questa ulteriore soddisfazione. Il Torino è squadra che, come detto, finora non ha faticato più di tanto a trovare la via del gol: De Sanctis lo samanon trema. Sa che, di fatto, ci saranno dieci compagni a parare insieme con lui.La Roma dei record è fatta così, tutti per uno e uno per tutti. E, sia chiaro, non è solo un modo di dire.