(A. Serafini) Per intravedere l’uscita del tunnel bastano pochi passi. Quelli che Mattia Destro ha finalmente potuto percorrere ieri dalla porta dello spogliatoio fino al campo C del quartier generale romanista. Un percorso sicuramente breve, ma impazientemente atteso da 285 giorni, quando una semplice operazione al menisco esterno del ginocchio sinistro avrebbe successivamente registrato un calvario durato circa dieci mesi. Nella mattinata di ieri Destro è tornato a mostrare il suo sorriso, acclamato e sostenuto dai suoi compagni che per la prima volta nell’era Garcia hanno condiviso con lui la gioia di potersi allenare insieme.
L’attaccante, dopo il lungo percorso riabilitativo intrapreso in solitudine durante l’estate, ha finalmente ricevuto il via libera da parte dello staff sanitario giallorosso per tornare in gruppo, lasciarsi andare nei movimenti di una prima partitella a porte ridotte e ritrovare la sensazione di calciare un pallone verso la rete. Il rischio di essere andato vicino ad un problema che avrebbe potuto compromettergli la carriera è stato superato, buttandosi alle spalle un periodo d’inferno passato tra esercizi in piscina, il lettino della fisioterapia di Trigoria e le visite di controllo del professor Cugat a Barcellona. Il momento tanto atteso è finalmente arrivato, vissuto con grande gioia anche dal resto dei suoi compagni: da Florenzi (i due sono molto amici) a Maicon (che lo ha spesso aiutato e spronato nei momenti di difficoltà), tutti hanno accolto con grande soddisfazione il nuovo arrivato. Già, perché Destro è considerato il vero acquisto della Roma in grado di aiutare la squadra nei mesi a venire, la punta di diamante del mercato di riparazione che per i giallorossi aprirà prima di gennaio.
Il numero ventidue infatti proseguirà il lavoro nei prossimi venti giorni aspettando l’orizzonte di una prima convocazione. Il tono muscolare è migliorato, ma la condizione fisica rimane ancora precaria per garantirgli un primo spezzone di gara ufficiale. Superata la gara con il Sassuolo, Garcia approfitterà della partenza dei nazionali per contribuire al reintegro totale del ragazzo, che spera quantomeno di non imbattersi in altri incidenti di percorso prima di guadagnarsi un posto in panchina nella partita dell’Olimpico con il Cagliari il prossimo 25 novembre.
Un periodo in cui nessuna tappa intermedia verrà bruciata per non incorrere in pericolose ricadute, ma che il tecnico francese vuole assolutamente rispettare per far respirare a Destro almeno l’atmosfera di una partita vera.Per bagnare l’esordio bisognerà aspettare probabilmente dicembre: un tempo ormai accettabile di attesa prima di consegnare meriti al resto dello staff tecnico (il preparatore Chinnici ha contribuito in modo determinante nel recupero psicofisico di Destro) per aver contribuito a creare un’atmosfera di serenità dimenticata da tempo. L’intensità e la determinazione vista durante la seduta di ieri ha soddisfatto pienamente l’allenatore, che prima di lasciare il Bernardini ha deciso di cancellare la seduta pomeridiana programmata per oggi. La squadra si ritroverà soltanto per l’allenamento mattutino e poi chi vorrà potrà rimanere.
D’altronde anche nell’ultimo giorno di riposo concesso dopo il pareggio di Torino, in tanti si sono presentati di propria spontanea volontà per una corsetta defaticante o per svolgere esercizi in palestra. Un gesto di maturità e dedizione apprezzato e premiato da tecnico e dirigenza.