(S. Carina) Toh, chi si rivede. Mattia Destro torna in campo. Lo fa finalmente nelle vesti che preferisce, quelle del calciatore e non dello spettatore come gli è capitano purtroppo negli ultimi mesi quando, con sguardo malinconico, guardava i suoi compagni allenarsi e disputare le partitelle in famiglia.
CALVARIO Tutto è iniziato il 23 gennaio quando durante Roma-Inter di Coppa Italia l’attaccante si procura una lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro. Operato, dopo due mesi torna in campo. Due gol in campionato (a Pescara e Napoli) e due in Coppa Italia (all’Inter) non fugano i dubbi sulle condizioni del centravanti che appare ancora sofferente. Un primo segnale di conferma arriva il 26 maggio: nella finale di coppa Italia, Andreazzoli lo preferisce a Osvaldo ma la prestazione di Destro è a dir poco anonima. L’altro nell’europeo dell’Under 21. L’ex senese gioca infatti solamente 118 minuti, gli ultimi 71 contro la Norvegia l’11 giugno. Da quel momento in poi, inizia il calvario fatto di polemiche (rimpallo di responsabilità tra medici; l’aggressione da parte del suo agente Contratto di un cameraman di una tv locale a Sirmione, località scelta per proseguire le cure), controlli (a Barcellona dal professor Cugat), lavoro duro e solitario (sette ore al giorno tra piscina, fisioterapia, ginnastica articolare oltre a una dieta rigorosa) e misteri (sui tempi del rientro).
RITORNO E CAUTELA Ieri eccolo di nuovo lì, sorridente, correre insieme a De Rossi e scherzare con Borriello e De Sanctis. Garcia ha deciso di fargli disputare anche il test a campo ridotto a fine allenamento. Il fratino che ha indossato gli deve esser sembrata la maglia della Nazionale, tanto era il tempo che non giocava più una partita. Si è mosso con grande cautela, andando anche un paio di volte alla conclusione. Il recupero procede bene e la pausa del campionato potrà permettergli di completare la preparazione fisica che non ha potuto fare prima: l’obiettivo di Destro è tornare tra i convocati per la sfida con il Cagliari ma il rientro è presumibile che possa slittare di almeno un paio di settimane. Lo staff medico è infatti molto prudente, volendo garantire al calciatore la tranquillità necessaria per effettuare tutti i movimenti che ritiene necessari con il ginocchio. Dopo tanti mesi di inattività, sarebbe inutile forzare i tempi (e sovraccaricare l’arto) per anticipare il ritorno in campo di 7 o 10 giorni. Toccherà quindi a Garcia – che recentemente ha detto di vederlo«bene, sia fisicamente che mentalmente, e questo è importante» – frenare (eventualmente) l’euforia del ragazzo che come è giusto che sia non vede l’ora di tornare a giocare e segnare in campionato. Capitolo multa: la Roma ha effettuato un preannuncio di reclamo per la sanzione di 5mila euro comminata a Fichaux. Della serie: consegnateci il referto e sulla base di questo faremo il ricorso.