(R. Boccardelli) Guardi i numeri del Sassuolo e, da qualsiasi punto di vista li analizzi ti chiedi come possa fare a impensierire la Roma. In trasferta ha segnato solo 3 volte su 6 anche se in totale di gol ne ha realizzati 6 fuori casa di cui 3 su rigore. Bottino ottenuto al 50 per cento nell’ultima rocambolesca partita vinta a Marassi con la Sampdoria. Una sorta di roulette russa che alla fine ha mandato in tilt anche Eusebio Di Francesco, poi prontamente ripresosi. Peròleggi qualche nome, soprattutto quelli davanti e ti accorgi che hanno caratteristiche simili ai due giocatori che sono riusciti a segnare contro la Roma, vale a dire Jonnathan Biabiany e Alessio Cerci. Cos’hanno in comune questi due giocatori? L’alta velocità, oltre ad un’ottima tecnica di base. E nel Sassuolo ci sono un paio di attaccanti, più Berardi che Zaza, che giocano proprio su questi due fondamentali del calciatore moderno. (…)
(…). I centrali giallorossi hanno facilmente annullato giocatori come Amauri, Toni, Palacio e lo stesso Milito quando è entrato. Ha invece sofferto i giocatori che partono dalle fasce e tagliano al centro sfruttando soprattutto la velocità. Proprio quelli come Cerci e Biabiany, come Berardi e Zaza. L’aggravante, se così si può dire, è che in campo domenica all’Olimpico non ci sarà la coppia centrale di titolari, vale a dire Benatia-Castan, bensì il brasiliano (che torna dopo la squalifica) e l’argentino, i due che hanno giocato spesso l’anno scorso con alterne fortune della retroguardia giallorossa. Nel senso che nella passata stagione Burdisso-Castan hanno sofferto proprio questo tipo di giocatori. (…)