(L. Valdiserri) – Il secondo pareggio consecutivo per la Roma, che prima sapeva soltanto vincere, fa molto più male di quello di sette giorni fa contro il Torino. Perché arriva in casa contro il Sassuolo e, soprattutto, arriva al 94’. Ancora pochi secondi e la partita sarebbe finita, con tre punti fondamentali per la corsa scudetto.
SPRECATI TROPPI GOL – La Roma non è riuscita a vincere perché ha sprecato troppi gol (soprattutto con Ljajic, bravo a fare tutto tranne che a buttare il pallone dentro la porta), perché sono troppi gli attaccanti infortunati (Totti, Destro, Gervinho che ieri è andato in panchina ma non è ancora recuperato al 100%, Borriello che è uscito dal campo al 33’ per una distorsione alla caviglia) e perché il Sassuolo ha fatto il suo onesto lavoro, difendendo anche lo svantaggio per 70’ e cercando il colpo nel finale, cambiando il 5-4-1 in uno spregiudicato 4-2-4. La Roma era stata fortunata nell’andare in gol con una sfortunata e un po’ goffa deviazione di Longhi nella sua porta (19’), ma poi ha sfiorato più volte il 2-0.
BERARDI GELA L’OLIMPICO – La mancanza di concretezza è stata pagata cara. Un campanello di allarme per la Roma era già scattato nel finale, quando un errore di Burdisso ha liberato Floro Flores davanti alla porta: De Sanctis ha rimediato con un miracolo, ma, al contrario di quanto era successo contro il Napoli, quando bloccò Pandev in un’occasione simile, questa volta ai giallorossi non è bastato. Un cross di Kurtic, la “torre” di Zaza e, nel mischione, il sinistro di Berardi ha gelato lo stadio Olimpico. Adesso la Roma, oltre a recuperare qualche attaccante, deve saper gestire il momento difficile. Il primo della stagione.