(A.Vocalelli) Se non è stata una svolta del campionato, comunque si rivelerà una tappa molto importante. Tutti pensavano che il turno prima della sosta dovesse essere favorevole alla capolista: Roma in casa con il Sassuolo, la Juve nello scontro diretto contro il Napoli. Chissà- pensavano tutti – se i bianconeri riusciranno a non perdere altro terreno, sarebbe un’impresa mantenere comunque le distanze. Invece, no. La Juve ne ha addirittura approfittato per accorciare ancora di più, portandosi ad una sola lunghezza dalla Roma. Quattro punti recuperati in due turni: due turni che sembravano sulla carta propizi per un ulteriore allungo di Garcia.
Conte ha superato di slancio l’esame più difficile, schiantando il Napoli, con un risultato che più netto non poteva essere. Dopo il discusso gol di Llorente, dopo appena due minuti, i bianconeri hanno controllato la partita, raddoppiando e triplicando nel cuore della ripresa, proprio mentre il Napoli tentava con il massimo sforzo di rimettere in equilibrio la partita. Prima Pirlo su punizione, poi Pogba. E’ lì che si è decisa la partita, non a caso con i suoi due pensatori del centrocampo. Perché in effetti la Juve ha vinto con la testa ancora più che con il cuore e con le gambe. Ha aspettato il momento giusto per colpire, ha fatto sfogare gli avversari, per poi chiudere il conto con un uno-due terrificante. Un risultato, pur pesantissimo, che non ridimensiona il Napoli, che comunque resta a quattro punti dalla vetta, con la prospettiva di dover giocare nel girone di ritorno al San Paolo contro le due avversarie dirette, la Roma e la Juventus. Ma comunque un risultato che lancia ancora di piùAntonio Conte, costretto a difendersi da critiche eccessive e a volte davvero pretestuose.
La Juve in campionato ha sbagliato solo nel quarto d’ora di Firenze, quando si è fatta rimontare e superare anche per un eccesso di sicurezza, un peccato di presunzione. Per il resto dieci vittorie e un pareggio in casa dell’Inter. Ha ragione Conte a chiedere e a chiedere: ma che volete di più da questa Juve, che dopo due scudetti ha ancora la forza e la determinazione per puntare così in alto?