(C. Zucchelli) – A giugno la resa dei conti. Anche se l’epilogo sembra scontato. La Roma, ufficialmente, fa sapere che con l’attuale staff medico non ci sono problemi, ma la realtà è che a fine stagione ci saranno cambiamenti. A rischio il professor Michele Gemignani, coordinatore sanitario scelto da Baldini che già da mesi ha fatto un passo indietro, e anche Colautti e Fioretti, i dottori che, col contratto in scadenza, si alternano a Trigoria, la cui professionalità nessuno mette in dubbio, ma le cui decisioni spesso hanno lasciato a volte perplessi dirigenti e giocatori. Gervinho è solo l’ultimo caso: si è infortunato alla coscia il 18 ottobre, la Roma faceva sapere che doveva star fuori 10 giorni, invece tornerà col Cagliari, 5 settimane dopo. A Trigoria è andato a visitarlo il fisioterapista della Nazionale ivoriana e non è una novità: Stekelenburg aveva chiamato quello dell’Olanda, Bojan uno spagnolo, Osvaldo un uomo di fiducia, oggi Pjanic chiede consiglio in Bosnia e Ljajic fa lo stesso con un medico tedesco.
Destro & Totti C’è poi Destro: infortunatosi a gennaio, nel 2013 è stato a disposizione per appena 14 partite. Uscito a pezzi anche nel morale, si è affidato a Franco Chinnici e Valerio Flammini, ma poi ha chiesto il permesso di farsi visitare da un professore a Barcellona (Cugat), e da un altro fisioterapista, Gasperini, esterno alla società, perché si sentiva più garantito. Sono tanti i dubbi che si sono affollati intorno a lui in questi mesi (soprattutto quando Cugat gli ha detto che, se non si fosse fermato ,avrebbe rischiato la carriera). Meno quelli sull’infortunio di Totti: i medici della società gli avevano prospettato anche l’ipotesi dell’intervento al tendine, lui ha scelto di fidarsi della terapia di Mariani, l’uomo che lo segue da 15 anni. Oggi o al massimo domani è previsto un nuovo controllo, l’obiettivo è quello di rientrare per Roma Fiorentina dell’8 dicembre. Quel giorno dovrebbe esserci anche Destro, 319 giorni dopo il suo infortunio, a 196 dalla sua ultima partita giallorossa. Un’assenza, quella del giocatore che la Roma ha pagato 16 milioni, di cui qualcuno, a giugno, forse renderà conto