(L.Calamai) «Ho guardato l’ultima partita della Juve e sono rimasto a bocca aperta. Hanno ritrovato la vecchia “fame”.Quella che li rende quasi invincibili almeno nel calcio italiano». Luciano Spalletti incorona i bianconeri. Il tecnico dello Zenit ha solo parole di elogio per i campioni d’Italia. «La Juve è la grande favorita per lo scudetto. Ha fuoriclasse in tutti i reparti, ha esperienza internazionale e ha messo dentro il gruppo un guerriero come Tevez che ha rimotivato tutti dentro lo spogliatoio. Dopo un inizio di campionato tra luci e ombre ora i bianconeri sono ripartiti a cento all’ora. E sarà dura per gli altri candidati al titolo restare nella loro scia».
Conte è riuscito a riaccendere la squadra dopo i due scudetti vinti.
«Antonio è un uomo che conosce il calcio. Sa toccare le corde giuste dentro lo spogliatoio. Ma la Juve non è solo grinta. Ho visto anche un progetto tattico importante. Conte è pronto per andare a guidare una delle grandi del calcio europeo. È completo sotto tutti i punti di vista».
Pirlo continua a regalare magie.
«Ormai è diventato uno spot per il made in Italy. Con la sua classe può giocare ancora per una vita».
E Pogba?
«Credo che sia corteggiato da mezzo mondo. È giovane ma fa già la differenza. È un calciatore moderno. Ha corsa, potenza e fa gol».
I bianconeri sono ancora in corsa anche per la qualificazione Champions?
«Scommettete che andranno a vincere a Istanbul? Hanno le armi per riuscirci».
La prima rivale della Juve in chiave scudetto?
«Il Napoli ha già assimilato le idee di Benitez. Un allenatore vincente»
La formazione azzurra sta facendo molto bene anche in Champions.
«Duellare alla pari con Arsenal e Borussia Dortmund regala tonnellate di autostima al gruppo. Del resto, il presidente De Laurentiis e Benitez hanno condotto una campagna acquisti mirata a inserire gente di statura internazionale. Higuain è uno degli attaccanti più forti del mondo e Callejon e Mertens sono giocatori che hanno qualità».
E la «sua» Roma?
«La metto insieme al Napoli alle spalle della Juventus. Mi inginocchio davanti al lavoro di Garcia. I giallorossi hanno perso qualche punto per strada nelle ultime due partite. Ma quando torneranno Gervinho e Totti riprenderanno a correre. La Roma ha il dovere di provare a vincere».
Il giocatore giallorosso che lo ha sorpreso di più?
«De Rossi è tornato il vero De Rossi».
Il Milan è in crisi.
«È la sorpresa negativa del campionato. E dire che la immaginavo come la prima rivale della Juve. Ormai in casa rossonera si parla solo di futuro. Chi sarà il nuovo allenatore, chi sarà il nuovo dirigente responsabile, il mercato. Quando la tifoseria è in subbuglio la società dovrebbe essere compatta, muoversi su un’idea unica. Invece andando avanti così sarà sempre più dura».
È sorpreso dal momento grigio che sta attraversando Balotelli?
«Mario è un grande giocatore. Ma i campioni sono quelli che pensano di vincere insieme alla squadra, non quelli che si illudono di poter decidere da soli una partita».
La Fiorentina ha retto all’assenza di Gomez.
«Lo scriva: Montella è l’allenatore che più ammiro. E Pepito Rossi può vincere la classifica dei cannonieri. L’ho corteggiato a lungo. Purtroppo non sono riuscito a convincerlo a venire in Russia. Rossi sarà importante anche al Mondiale brasiliano»
Resta l’Inter.
«Se fai lavorare Mazzarri senza il “disturbo” delle Coppe lui fa migliorare ventidue giocatori su ventidue. E così è stato. L’Inter è da zona Champions soprattutto se a gennaio la nuova proprietà farà qualche regalo importante al tecnico nerazzurro».