(V.Vercillo) – La Roma aspetta il suo capitano, ma nel frattempo si guarda bene dal rimanere con le mani in mano. Francesco Totti procede nel suo programma di recupero dall’infortunio che lo tiene lontano dal campo dal 18 ottobre scorso, e già da ieri ha cominciato ad aumentare i carichi di lavoro. E il tutto in seguito al responso del controllo a cui il capitano si è sottoposto a Villa Stuart dal professor Mariani. L’obiettivo è sempre quello di riaverlo a disposizione l’8 dicembre contro la Fiorentina, una scadenza che alla luce degli ultimi bollettini medici sembra sempre più alla portata. Ma il prossimo ostacolo della Roma si avvicina, e si chiama Cagliari: la sfida è in programma lunedì sera all’Olimpico, e tutta la squadra sa quanto è importante fare bottino pieno. E lo sa soprattutto Rudi Garcia, che ieri ha diretto il primo allenamento in preparazione della prossima gara di campionato.
Ancora fuori molti dei nazionali – l’ultimo a rientrare sarà Maicon, che ieri con la Selaçao ha affrontato il Cile e che sarà a disposizione per l’allenamento di giovedì – è rientrato il solo Gervinho: come Totti manca dai convocati dalla gara col Napoli. Ma nonostante il via libera dello staff medico, l’ivoriano ieri a Trigoria non si è fatto vedere: la settimana di allenamenti decreterà se potrà far parte dell’undici titolare di lunedì. Da verificare anche le condizioni di Medhi Benatia: il dolore al polpaccio infortunato a Torino non diminuisce. A Trigoria continua a svolgere fisioterapia e ad allenarsi da solo. Le sue condizioni saranno valutate giorno per giorno, ma la sua presenza col Cagliari è ancora a rischio.
Dal canto suo Garcia può gioire del rientro di Daniele De Rossi. Dopo il forfait in azzurro dovuto al riacutizzarsi del dolore all’alluce accusato contro il Sassuolo, ieri il numero 16 si è riaggregato al gruppo. Il centrocampista ha sostenuto degli esami strumentali che hanno evidenziato una lieve infiammazione post-traumatica all’alluce del piede sinistro, ma per il Cagliaridovrebbe farcela a recuperare. In caso contrario è prontissimo
Micheal Bradley. Lo statunitense rientrerà soltanto oggi nella capitale, ma nel frattempo non si nasconde quando gli viene chiesto di dare qualche consiglio al suo direttore sportivo Walter SabatinI: «Quale giocatore tedesco porterei a Roma? Marco Reus» ha detto al magazine Kicker
E ancora: «All’inizio era molto timido- ha ricordato parlando del talento del Dortmund con cui ha condiviso la maglia ai tempi del Borussia Moenchengladbach – ma ad ogni allenamento quando lo guardavi pensavi di essere davanti ad un fenomeno». E sul possibile sviluppo del marchio Roma negli Usa aggiunge: «Il calcio sicuramente è un fenomeno crescente negli Stati Uniti ma la nostra cultura è diversa e non credo che il calcio possa arrivare ai livelli europei. Negli Stati Uniti la presenza di molti italo-americani semplifica lo sviluppo del marchio negli Usa». Infine, una speranza (condivisa): «Cosa vorrei come perfetto finale di stagione? Lo scudetto… e poi battere la Germania o l’Italia ai Mondiali».
TWITTER Mark Pannes, ex ad e ora membro del comitato esecutivo dell’As Roma, si è voluto togliere dei sassolini dalle scarpe, sfogandosi su Twitter: «Funny Word: Agosto 2013, i critici non vedevano le strategie della Roma, attaccavano il mercato estivo dei trasferimenti. Ops. Oggi: 10 vittorie, 2pareggi, 0sconfitte. 32punti. Primoposto. Ora i critici non vedono il progetto dello stadio della Roma, lo attaccano con un design ancora non svelato e un masterplan non annunciato».