(R. Parretta) – «Caro Rudi, non ti preoccupare. La Roma troverà un campo in perfette condizioni». La firma degli azzurri del rugby in coda alla giornata aperta dalla perplessità di Rudi Garcia sull’opportunità di far giocare una partita di calcio (in questo caso quella della sua Roma con il Cagliari) 48 ore dopo il test-match fra Italia e Argentina. A dispetto della pioggia e delle mischie, secondo chi ha appena finito di giocarci, il prato dell’Olimpico ha retto alla grande. «Nonostante la pioggia, ha tenuto molto bene», dice l’ala Tommaso Iannone. «Questo terreno di gioco è fantastico, incredibile. Si sarebbe potuto giocare anche di più alla mano e al largo». Il punto è che Garcia ha criticato più la programmazione, definita «bizzarra», ben sapendo che il rugby non è il massimo per un campo usato quasi sempre per il calcio.Garcia, non va dimenticato, viene da un paese dove in una città una squadra di rugby ha un suo stadio e una squadra di calcio ne ha un altro. «Il campo sarà in condizioni peggiori, sono tre giorni che piove: speriamo di vedere una partita tra squadre che giocano aperte, alla mano, con meno mischie», aveva detto il tecnico giallorosso prima di Italia-Argentina.
DAL RUGBY AL CALCIO Più o meno, è stato accontentato. «Nonostante la pioggia — dice il mediano di mischia Ugo Gori — questo campo ha sempre dimostrato di avere la consistenza giusta. Anche lo scorso anno con il Galles nel Sei Nazioni aveva retto benissimo. Complimenti ai giardinieri». La pioggia: 29,4 millimetri caduti in tre giorni. Ma il drenaggio si è dimostrato perfetto. L’erba: tagliata a 5 centimetri per il rugby, tornerà a 3 centimetri per lunedì. Già pochi minuti dopo il fischio finale di Italia-Argentina, una squadra di 18 persone si è messa al lavoro per trasformare il campo di rugby in campo di calcio. Hanno lavorato sotto l’acqua fino alle 21 di ieri sera, lavoreranno dalle 5 di stamattina e sempre fino alle 21. E sarà la settima volta che il calcio arriverà due giorni dopo il rugby: per Coni servizi questa è diventata una routine.
CHE SPETTACOLO Garcia ha lasciato il suo posto in tribuna d’onore (era stato invitato dal c.t. azzurro Jacques Brunel) dieci minuti prima del fischio finale, con l’Argentina padrona. «Assistere a un test-match internazionale — si è limitato a dire Garcia — è sempre un bello spettacolo».