Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.
VOTO 0 LEGROTTAGLIE:
Materiale comico di buon livello quello messo in mostra dal centrale difensivo etneo nella gara esterna contro il Torino; settima sconfitta in trasferta in altrettante gare per i rossoazzurri. Il calciatore ex Juventus e Milan, innesca la rete del vantaggio granata firmata Immobile mancando incredibilmente il pallone e colpendo in pieno il terreno di gioco dello stadio Olimpico nel tentativo di appoggiare la sfera al suo compagno di reparto Spolli posizionato al suo fianco. Macroscopico l’errore per l’esperto difensore non nuovo a gaffe di questo genere. Lemadonne.
VOTO 1 TWEET DI BALO:
“This is the end”. Questo il pensiero espresso da Super Mario attraverso il social network per eccellenza dopo il pareggio con il Genoa. Tutti pronti a chiedersi quale fosse il significato celato dietro le quattro parole, un riferimento al grande Jim Morrison, il film omonimo, Apocalypse Now, o semplicemente lo sfacelo rossonero. Molti i dubbi sull’interpretazione ma un’univa certezza sull’orario, le 5 di mattina. Considerando l’allenamento fissato al lunedì in vista della Champions, la vera domanda è che cosa facesse ancora sveglio il 45 del diavolo? Il lupo perde il pelo (la cresta) ma non il vizio.
VOTO 2 ATALANTA:
Costellatta anche dalla malasorte la Dea stecca nella trasferta dell’ Ezio Ricci contro il Sassuolo alla sua prima affermazione casalinga in serie A. L’Atalanta che per la gara contro i neroverdi recuperava infatti Denis e Carmona perde subito Bellini costretto ad abbandonare il campo a causa di una lesione muscolare procurata mettendo il piede destro in una buca e pochi minuti dopo anche Stendardo vittima di un problema muscolare. Il fortino comunque ben costruito da Colantuono cade al 63′ complice il gol di Zaza, prodotto del vivaio atalantino velocissimo nel correggere in rete con un tap-in vincete il cross basso di Marrone proveniente dalla destra sugli sviluppi di un velenoso calcio di punizione di Berardi. Lo stesso che chiuderà la contesta con il suo settimo sigillo stagionale per il definitivo 2-0. Sfigheira.
VOTO 3 SAMPDORIA-LAZIO:
Voto gravemente insufficiente per entrambe le squadre ma per motivi diversi. Alla Doria perchè il miracolo Sinisa non riesce ad essere realtà con una vittoria al debutto che svanisce all’ultimo respiro complice la spettacolare rete di Cana a tempo scaduto propiziata da una disattenzione della difesa, mentre per i biancocelesti di contro, pesa come un macigno l’impresa di aver buttato al vento l’ennesima occasione per fare punti pesanti (la vittoria manca da un mese), non sfruttando al meglio la superiorità numerica acquisita dall’espulsione di Kristicic e fallendo innumerevoli occasioni da gol; su tutte il palo colpito da posizione ravvicinata da parte di Perea. Rischio bocciatura.
VOTO 4 MILAN:
Non c’è pace per la squadra di Allegri bloccata sull’1-1 a San Siro dal coriaceo Genoa di Gasperini. Al diavolo non basta nemmeno giocare più di un tempo in 11 contro 10 per sbloccare un risultato ancorato sul pari dall’8′ minuto di gioco. Balotelli sbaglia il secondo rigore in carriera facendosi ipnotizzare da Perin e sprecando ancora molto con il passare dei minuti. Matri, Birsa e Zapata non vogliono essere da meno con errori clamorosi nell’area rossoblù. Il solo Kakà non può bastare per raddrizzare una situazione critica. Media retrocessione.
VOTO 5 FIORENTINA:
Brutto stop per la Viola in quel di Udine. Dopo la sosta la banda Montella era chiamata all’appello per mantenere ambizioni di vertice e invece al Friuli sciupa diverse occasioni e concede a Di Natale and company lo spazio necessario per ritrovare le qualità che li avevano resi grandi nelle ultime stagioni. La rete decisiva porta la firma di Heartaux, il difensore che non ti aspetti, ma ancora una volta la fase difensiva gigliata non è da squadra di livello, sia nelle individualità che nei movimenti. Sconclusionata.
VOTO 6 TORINO:
Quattro le reti rifilate al Catania per una vittoria che mancava ormai da 8 lunghissimi turni. Ultimo successo il 2-1 rifilato al Bologna il 21 settembre scorso. Artefice della rinascita il trio offensivo composto da Cerci, fantastico nel giocare tra le line e nel creare sempre la superiorità numerica, Immobile, alla sua quinta segnatura nelle ultime sette partite e El Kaddouri, finalmente capace di sbloccarsi trovando le prime due marcature nella massima serie. C’è da dire che la squadra ospite è risultata veramente poca cosa ed in uno avanzato stato confusionale (vedi le disattenzioni di Legrottaglie e Guarente), ma quattro pere restano sempre quattro pere. Cuore granata.
VOTO 7 CORINI-CHIEVO:
Nell’ultimo derby scaligero datato 24 Marzo 2002, l’attuale tecnico clivense era sul rettangolo verde a guidare il centrocampo di Del Neri nella vittoria per 2-1 firmata Cossato. A distanza di 11 anni, appena subentrato in panchina allo sfortunato Sannino, si ripete portando i ragazzi all’insperata vittoria. Tutti pendevano da parte Hellas, a partire dal sindaco Tosi che si era lasciato andare addirittura ad un testuale “Gufo il Chievo” proprio alla vigilia prima di dirigersi nella Curva Sud del Bentegodi. La mossa Lazarevic nel secondo tempo ha dato i frutti sperati con il gol decisivo proprio all’ultimo respiro. 9 punti in classifica e una serenità ritrovata, per una china tutta da risalire. Talismano.
VOTO 8 COPPIA LATINA:
In una partita complicata come quella del Picchi ad invertire le sorti della sfida e a far pendere l’ago della bilancia dalla parte bianconera ci pensa la premiata ditta formata da Llorente e Tevez ormai sempre più collaudata. L’iberico risulta oltre che grande realizzatore al tempo stesso lesto e caparbio assist man proprio per il centravanti argentino bravo nel sfruttare al meglio la giocata all’interno dell’area di rigore da parte del numero 14 trafiggendo con un piattone destro l’incolpevole Bardi per la rete del definitivo 2-0. Allo spagnolo anche il merito di aver realizzato il gol che ha sbloccato la partita con uno splendido destro al volo sotto l’incrocio. Charles-Sivori 2.0.
VOTO 9 CASSANO:
Il talento di Bari Vecchia torna agli standard ammirati nella capitale quasi una decina di anni fa, caricandosi sulle spalle il Parma nell’impresa del San Paolo e centrando la rete numero 100 nel massimo campionato italiano di calcio nel tempio che fu del grande Diego Maradona. La testa del Napoli poteva forse essere già al Westfalen Stadion per la sfida Champions di martedì contro il Borussia Dortmund, ma i gialloblù non hanno rubato nulla giocando un gran calcio guidati dal loro faro. Sponde, aperture di prima e la ciliegina sulla torta rappresentata da 30 metri palla al piede e destro nell’angolo per lo 0-1 finale. Non male per chi sembrava indirizzato verso un rapido tramonto. Il mondiale in Brasile rischia di non essere solo un’utopia. Pibe de oro.
VOTO 10 LUCI:
Dedica particolare al capitano del Livorno Andrea Luci coraggioso nell’aver condiviso con l’intero mondo del pallone la delicata e rarissima malattia (un bambino su 2 milioni ne è affetto), che ha colpito il figlio di appena 6 anni. Immediata la corsa di solidarietà da parte di tutti i tifosi toscani verso il proprio beniamino: “Insieme a te… capitano, per la più grande delle battaglie. Sosteniamo la ricerca per la Fop”. Questo lo striscione esposto dalla curva livornese al momento dell’ingresso in campo delle squadre accompagnato da banchetti in tutti i settori dello stadio per la raccolta fondi sulla ricerca contro la fibrodisplasia ossificante progressiva. Forza Capitano!
A cura di Papi&Piccinini