(S. Carina) – Il lutto al braccio nella gara con il Cagliari, le belle testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto, un ritratto sotto la Sud, un mazzo di fiori per lui consegnato da De Rossi, i libri di calcio che continueranno a raccontare le sue gesta ma non solo. Il ricordo di Amedeo Amadei, spentosi domenica all’età di 92 anni, potrebbe vivere in eterno. L’idea è stata lanciata ieri da Federico Rocca, presidente del Roma Club Campidoglio: «Amadei è stato un grande calciatore che resterà per sempre non solo nella memoria dei tifosi romanisti ma anche in quella di tutti gli appassionati del calcio italiano. Ci addolora la sua scomparsa ma uno come lui non verrà mai dimenticato dal popolo giallorosso che giustamente lo ha eletto tra gli 11 della Hall of Fame affinché il suo nome rimasse per sempre scritto tra le glorie della Roma. Proprio per questo motivo sarebbe bello potergli dedicare Campo Testaccio una volta riqualificato». Ieri in Curva anche uno striscione, che ricordava una sua frase quando passò dalla Roma all’Inter. «Non potete pretendere che io pugnali mia madre». Nel senso: io contro la Roma non gioco.
IL MESSAGGERO “Campo Testaccio” intitolato ad Amadei
OGGI I FUNERALI
I funerali del centravanti del primo scudetto giallorosso si terranno oggi nella cattedrale di San Pietro a Frascati. Il ricordo di Bruno Conti: «Una persona bellissima, una vita la sua, tutta per il calcio e la famiglia. Ha onorato la maglia della Roma come pochi, diventando un simbolo per la società a tutti gli effetti. Lo scorso anno era venuto alla festa della Hall of Fame, dove i tifosi lo hanno inserito a pieno merito perché nel suo ruolo era il migliore. Ed è bello questo, perché vuol dire che i tifosi vogliono bene ai calciatori anche a distanza di anni. Amadei veniva spesso a Trigoria, parlava con i ragazzi, era una vera bandiera. Come lui, Losi, Aldair per citarne solo alcune e poi ci sono quelle di oggi: Totti e De Rossi». Conti, con classe, non si nomina. Ma fa certamente parte del gruppo.