(A .Pugliese) – C’è un dato di Roma-Cagliari che mette ansia a Trigoria esono quelle 14 palle perse da Kevin Strootman, uno che probabilmente ne aveva perse altrettante in tutto il resto del campionato.Senza enfatizzare, è chiaro che l’olandese comincia anche a sentire la stanchezza di una partenza in cui ha spinto sul gas («A Roma ci sono campioni come Totti e De Rossi, volevo partire forte per far sì che tutti si accorgessero anche di quanto valgo io», ha detto giorni fa in nazionale) e che per il gioco che fa, lui che va sempre a pressare ogni portatore di palla, richiede già di per sé un grosso dispendio di energie. Ma è un po’ tutto il centrocampo della Roma ad aver bisogno di rifiatare un po’, costretto a ritmi e lavori di altissima intensità.
SENZA SOSTA Pjanic, De Rossi e Strootman finora si sono rivelati uno dei punti di forza della Roma di Garcia, sicuramente tra i segreti della striscia di dieci vittorie consecutive. «Il centrocampo delle meraviglie» è stato battezzato in più di un’occasione e in effetti è così. Ma a Miralem (finora in campo per 981 minuti), Daniele (1170, come lui solo De Sanctis) e Kevin (1063) non è mai stato permesso di rallentare, né come ritmo né come intensità, arrivando a giocare tutti e tre insieme 3214 minuti (e senza infortuni sarebbe stato probabilmente percorso netto), pari al 24,9% del minutaggio totale. È chiaro che la spia da verde abbia cominciato a lampeggiare sul giallo, complice anche una mancanza di soluzioni alternative non dello stesso livello (il primo cambio è Michael Bradley, il secondo sarebbe Rodrigo Taddei).
VERTICE SABATINI-GARCIA A Bergamo toccherà ancora a loro, nonostante De Rossi stia ancora combattendo con un alluce e Pjanic torni a lavorare con il gruppo oggi, dopo due giorni di differenziato. Visto il momento di scarsa brillantezza, Garcia per domani aveva anche pensato a una doppia seduta di allenamento, poi tramontata. Il tecnico, tra l’altro, ieri è stato a lungo nell’ufficio del d.s. Sabatini. Mercato? Possibile si sia parlato anche di quello.