(E. Menghi) – Adesso non si scappa, si insegue. Ma nulla è perduto e la Roma può continuare a credere nel sogno inatteso, nello scudetto che a inizio anno non nominava nessuno ma che è man mano diventato l’obiettivo segreto. Il calo dei giallorossi è sotto gli occhi di tutti, ma una squadra imbattuta non può alzare le mani così presto. La classifica è ancora attaccata negli spogliatoi di Trigoria, anche se ora dice secondo posto e non più primo, ed è leggendola che i giocatori devono trovare la spinta in più per ripartire. Perché con 33 punti in 13 partite la Roma sarebbe in vetta alla Premier League, dove l’Arsenal ha raccolto 28 punti in 12 giornate, e in proiezione anche in Ligue 1, dove il Psg è a quota 34 dopo 14 gare. Barcellona e Bayern Monaco hanno fatto meglio, ma tornando alla Serie A la squadra di Garcia è superiore alla Juventus scudettata dell’anno scorso (+1) e di due anni fa (+8), ma anche al Milan che ha trionfato tre anni fa (+4).
La striscia da record non è stata sufficiente, perché i bianconeri di Conte stanno facendo qualcosa di ancor più straordinario. Ma la strada è lunga, lo si sente ripetere spesso dagli allenatori e può avere anche una sfumatura positiva, perché da qui a maggio ci sono molte variabili da tenere in considerazione.
Come il rientro di Totti. Senza di lui la Roma si è un po’ persa, ma con il ritorno del capitano tutto potrebbe tornare al suo posto. Il numero 10 giallorosso si è infortunato sei settimane fa e ne mancano più o meno due per rivederlo in campo. Nel weekend farà nuovi accertamenti a Villa Stuart e, se dovesse arrivare l’ok definitivo del Professor Mariani, Totti potrebbe tornare ad allenarsi con i compagni, pioggia permettendo. Non si espone ancora nessuno sulla data del rientro: potrebbe non riuscire a recuperare in tempo per sedersi in panchina contro la Fiorentina – ma non ha perso la speranza di farcela – e allora il ritorno slitterebbe a Milano.
L’infermeria si sta svuotando e Garcia potrà presto avere un nuovo e bellissimo problema: scegliere. Benatia e Pjanic entro domani torneranno ad allenarsi con il gruppo e saranno a disposizione già a Bergamo, Torosidis punta la Fiorentina, mentre Balzaretti resta un’incognita: salterà la trasferta con l’Atalanta, poi si vedrà.
Intanto, il francese ha un vantaggio in più sulle dirette concorrenti, perché può contare su Destro, un giocatore che ha già in casa e che può essere l’acquisto anticipato di gennaio. La prima panchina della stagione è arrivata contro il Cagliari, il prossimo step è il campo e non è detto che non possa raccogliere i primi minuti già a Bergamo, quando Borriello potrebbe riprendersi la maglia da titolare al centro dell’attacco: Mattia si candida a dargli il cambio in corsa.
Se non bastassero la bella classifica, il recupero di Totti e l’arma in piùDestro per convincere la squadra che la corsa al titolo è ancora apertissima, potrebbe servire uno sguardo al calendario, quello che per la Roma prevede campionato e Coppa Italia, mentre per Juventus e Napoli ci sarà sicuramente l’Europa d’«intralcio». Per i bianconeri dovrebbe essere Champions, gli azzurri potrebbero scendere in Europa League se con l’Arsenal dovesse andare male e il Dortmund dovesse superarli, ma la fatica resta la stessa e alla lunga la Roma potrebbe beneficiarne. L’esclusione dalle Coppe che aveva scoraggiato l’ambiente ed esaltato la Lazio, che aveva messo a punto lo «scherzetto», potrebbe invece far pendere l’ago della bilancia in favore dei giallorossi, che comunque stanno dimostrando con il gioco di meritare di stare in alto. I tre pareggi consecutivi non sono frutto di un peggioramento netto, ma più che altro di una sfortunata casualità: c’è stato qualche errore arbitrale condizionante con il Torino, il Sassuolo ha segnato al 94’, per non parlare dei miracoli dell’inatteso protagonista Avramov, che ha sbarrato la porta del Cagliari. Altro che crisi.