Sei mesi e dieci giorni dopo Mattia Destro torna a segnare con la maglia della Roma, tornando titolare 183 giorni dopo la finale della Coppa Italia contro la Lazio. Il ginocchio operato gli dava fastidio, ha disputato l’Europeo under 21 giocando a singhiozzo con l’Italia. Dopo tanti mesi di fisioterapia e allenamenti personalizzati, è tornato alla gioia del gol scendendo in campo dal primo minuto nella decima giornata del campionato Primavera: assistito dai giovani giallorossi, Destro ha realizzato una bella doppietta da centravanti puro, con altrettanti colpi di testa mettendo in discesa una gara non facile per la Roma contro il Latina. Settantasette minuti di buon ritmo per l’attaccante, resosi protagonista anche di contrasti veri e senza paura con i prestanti difensori centrali pontini. Una squadra ben organizzata quella del tecnico Ghirotto, settima in classifica prima di oggi. I ragazzi di De Rossi avrebbero trovato grande difficoltà senza gli innesti dalla prima squadra di Ricci, Romagnoli e Jedvaj. I due difensori, classe ’95 e quindi in piena età per giocare in Primavera, hanno disputato due partite all’opposto: sicuro, deciso e puntuale l’italiano, un po’ indolente e svagato il croato. Ad un minuto dallo scadere dei novanta minuti, Di Mariano (subentrato proprio a Destro) ha chiuso il risultato su rigore siglando il suo quarto gol in campionato. I giallorossi salgono a 23 punti, ad uno solo di distanza da Fiorentina e Lazio che domani si affronteranno, e si preparano al meglio alla complicata trasferta di Bergamo, dove martedì affronteranno l’Atalanta nella gara secca valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia.
Queste le pagelle della gara:
Proietti Gaffi 6,5: i compagni “cercano” di mandarlo ripetutamente in crisi con retropassaggi sul piede sinistro, il suo peggiore. Si salva scegliendo sempre la soluzione più facile. Nel finale compie un prodigioso doppio intervento fondamentale per non riaprire la gara negli ultimi dieci minuti. Un pronto riscatto dopo alcune prestazioni al di sotto della sufficienza.
Jedvaj 5,5: parte bene spingendo con assiduità sulla destra. Posizionato sull’esterno, probabilmente per volere di Garcia, lascia un po’ troppo spazio agli avversari e rimedia un giallo inutile quanto ingenuo. Un po’ indolente nel ritornare in posizione dopo essere sceso, mostra comunque di avere una marcia in più rispetto ai pari età piazzando delle accelerazioni impressionanti negli spazi stretti. Dal 37’st Capradossi s.v.: pochi minuti segnati dalla sfortuna andando k.o. a cavallo dello scadere per un movimento strano del ginocchio dopo un contrasto vinto. Auguri di pronta guarigione nella speranza che non sia nulla di grave.
Somma 6: l’ex giallorosso Fedeli non è un cliente facilissimo, possente e veloce. Nel duello fisico non sfigura e argina l’avversario anche con qualche rudezza di troppo. Copre qualche svagatezza in copertura di Jedvaj.
Romagnoli 6,5: un altro difensore rispetto alla partita giocata sempre in Primavera contro il Livorno. Determinato e sicuro fin dai primi interventi, lascia poco e nulla all’estetica e bada al sodo. In crescita.
Sammartino 7: arremba la fascia come un pirata con la propria fune, piazza due cross perfetti per Destro ricordando l’asse Vargas-Gilardino della Fiorentina di qualche stagione fa. Peccato che sia la prima partita in coppia con il centravanti ascolano. Perfetto in entrambe le fasi di gioco, si merita la palma di migliore in campo.
Adamo 5,5: prima da titolare in campionato per il centrocampista che nelle proprie caratteristiche migliori non ha il dinamismo. Mette al servizio della squadra la sua qualità e, soprattutto nel primo tempo, la manovra giallorossa è fluida anche per merito suo. Si procura il rigore del 3-0 ma sparisce per lunghi tratti della ripresa.
Battaglia 6: il regista e capitano romanista rimane sempre essenziale e ordinato, dirigendo il gioco con linearità.
Mazzitelli 6: la maglia della Roma col numero 10 è sempre una bella responsabilità, lui se la prende e prova a renderle onore ma ancora dal punto di vista della tecnica deve maturare. Sbaglia qualche appoggio facile, recuperando sempre con spirito di sacrificio e forza fisica. Imprescindibile.
F.Ricci 5,5: non raggiunge la sufficienza solo perché conoscendo le sue qualità e quel sinistro chirurgico ci aspettiamo sempre qualcosa in più. Presidia la destra e affonda poco, più preoccupato di assecondare la sovrapposizione di Jedvaj che di concretizzare in prima persona. Dal 32’st Cedric 5,5: non fa esplodere la sua velocità negli spazi lasciati dal Latina proteso in avanti.
Destro 7: alterna scatti in profondità a esemplari lavori di sponda. La qualità dell’avversario non è certamente probante ma Manni e Celli non hanno occhi di riguardo. Non tira indietro la gamba e non ha paura di contrastare, segno evidente di un infortunio ormai lasciato alle spalle. In area tocca cinque palloni: due gol, un salvataggio sulla linea, un gol annullato e un tiro fuori. Garcia può sorridere. Dal 32’st Di Mariano 6: pochi minuti in cui piazza due ottime accelerazioni e trasforma il rigore del 3-0. Sesto gol stagionale ritornando nel tabellino dei marcatori dopo tre partite a secco.
Ferri 6: ad intermittenza mette in difficoltà l’out destro del Latina. Si spegne un po’ nella ripresa.
Latina (4-3-3): Ioime 6,5, Anastasio 5,5, Celli 5,5, Manni 6,5, Maciucca 6 (12’st Ottaviani 5,5); Addessi 6, Mazzoleni 6, Bianchi 5,5, Berti 5 (12’st Giordano 6); Fedeli 6, Peressini 5(28’st Torri s.v.), Rosella 6. A disp.: Scarsella, Iannella, Iraci, Guiducci, Blandino, Tortora, Assorati, Novara, Zeccolella.All.: Ghirotto.
Arbitro: sig. Cangiano di Napoli, voto 6. Assistenti D’Albore di Caserta e Di Guglielmo di Ariano Irpino.
A cura di Daniele Luciani