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CORRIERE DELLA SERA Ljajic, risorsa o problema? La Roma non lo ha ancora capito

Ljajic

(L. Valdiserri) – Adem Ljajic, per la Roma, è una risorsa o un problema? Sembra un quesito assurdo, visto che stiamo parlando di un giocatore di talento, giovane (22 anni) ma già esperto, che ha segnato 3 gol e servito un assist in 610 minuti di utilizzo. Eppure la domanda è lecita. Servirebbe, forse, una leggera correzione:Adem Ljajic, per Rudi Garcia, è una risorsa o un problema? Chi è passato dai pugni di Delio Rossi non può certo preoccuparsi per un passaggio in panchina: capita a tutti. Però l’esclusione di Ljajic dalla formazione titolare contro l’Atalanta è stata particolare e in pochi l’hanno capita. Mancavano quasi tutti gli attaccanti: Totti, Borriello e Destro. Pjanic è stato tenuto in panchina perché, come rivelato da Garcia nel dopo gara, aveva interrotto l’allenamento di sabato per un piccolo risentimento muscolare. Perché, allora, rinunciare a Ljajic, attaccante di ruolo e talentuoso?

Il tecnico francese è stato ricco di particolari sulla situazione di Pjanic. Su quella di Ljajic non ha fatto dichiarazioni dirette, però ha lasciato intendere ai microfoni di Rai Sport: «A volte succedono cose che voi non sapete. Devo dire che Michael Bradley e Marquinho meritavano di giocare questa partita perché avevano fatto molto bene durante la settimana. Pjanic ha avuto un problema muscolare in allenamento e anche Mattia Destro non poteva entrare». Il direttore sportivo Walter Sabatini, che ha portato Ljajic a Roma versando 11 milioni di euro (più 4 di eventuali bonus) alla Fiorentina, intervistato da Sky prima dell’inizio della gara, ha difeso la scelta dell’allenatore: «Pjanic e Ljajic sono sostituiti da due pezzi da 90. È una scelta tecnica. Ljajic avrà il suo spazio, sono avvicendamenti normali perché il mister si fida dei ragazzi. Non c’è problema per noi. Nella testa del nostro allenatore non c i s ono comprimari. Va bene cosi: tutti i calciatori sono pronti per scendere in campo». Poi, però, si è sentito in dovere di fare una precisazione sul comportamento del giocatore e anche una mezza promessa: «Siamo contentissimi di Ljajic. È stato criticato per gli errori, ma si è sempre costruito le occasioni da gol. C’è un’alternanza normale, voglio sgomberare il campo da questo. Ljajic non ha fatto bene (contro il Cagliari; ndr) ma siamo strafelici di lui e dei suoi comportamenti. Abbiamo apprezzato la sua abilità di creare e avrà tempo di rifarsi, magari già contro la Fiorentina».

Già, perché la prossima non è una partita come le altre. Ljajic è andato via dalla Fiorentina dopo 78 partite in serie A e 15 gol. Era stato a lungo corteggiato dal Milan, che sperava di averlo a parametro zero tra un anno e aveva già sottoposto una bozza di accordo al padre del giocatore. Da parametro zero si possono strappare eccellenti contratti. Adem, però, non avendo trovato l’accordo con la Fiorentina per il rinnovo, non voleva passare un anno da separato in casa in maglia viola. Così ha accettato la Roma e il contratto quadriennale da 1,9 milioni. Nel contratto c’è anche una clausola rescissoria, la cui entità non è mai stata rivelata, ma che Sabatini ha definito congrua (18 milioni). Con Garcia no è scattato l’amore a prima vista, ma c’è ancora tempo per costruire un rapporto. Magari a cominciare dalla partita di domenica, quando Garcia non avrà a disposizione Francesco Totti.

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