Torna la nuova rubrica di GazzettaGialloRossa.it “L’ALFABETO”, un appuntamento settimanale nel quale, attraverso le lettere dell’alfabeto, verranno proposti gli elementi più significativi che hanno caratterizzato gli ultimi giorni dell’As Roma o gli impegni sul campo della squadra capitolina:
A: Arrembaggio. Un vero e proprio assalto quello romanista nella seconda parte della ripresa. Dopo un primo tempo sottotono, negli ultimi venti minuti la Roma ha cambiato passo: l’ingresso di Pjanic coincide con la rinascita della squadra. Le azioni più pericolose e la maggiore quantità di gioco prodotto sono arrivate dai piedi del bosniaco. C’era veramente bisogno di tenerlo fuori?
B: Baluardo. Ancora elogi per Mehdi Benatia. Il centrale marocchino anche contro l’Atalanta risulta uno dei migliori in campo. Con il Tanque Dennis, per tutti i novanta minuti, mette in atto una battaglia all’ultima spallata che vince nettamente. Garcia lo premia, dopo l’uscita di De Rossi, con la fascia di capitano. Leader riconosciuto…
C: Cambi. L’ingresso in campo di Ljajic, Pjanic e Ricci ha dato sicuramente un po’ di brio alla manovra d’attacco romanista. L’undici iniziale mandato in campo da Garcia aveva bisogno di una scossa dopo quasi un ora di nulla o poco più.
D: Damato. Ancora protagonista il fischietto di Barletta. Come i tori quando vedono il rosso, l’arbitro pugliese alla vista giallorossa perde spesso il lume della ragione. Lui e l’amico Banti, altro noto arbitro anti-romanista, ne combinano ancora una volta una delle loro. Braschi dove sei?
E: Esordio. Battesimo in serie A per Federico Ricci. Il giovane centrocampista, fortemente voluto in prima squadra da mister Garcia, entra a pochi minuti dalla fine al posto di un esausto Florenzi. Qualche palla giocata e un bell’assist per Gervinho il bottino di gara del promettente laterale. Sogno coronato…
F: Fuori Fase. Brutta la partita di Marquinho a Bergamo. Il brasiliano, uno dei peggiori in campo, non incide, sbaglia molto e viene giustamente sostituito. In questa Roma, un giocatore con le sue caratteristiche tecniche, ancora del tutto da comprendere, non può giocare titolare.
G: Gol. La rete che mantiene inalterata l’imbattibilità della Roma (10 vittorie, 4 pareggi), porta la firma di Kevin Strootman e arriva nei minuti finali della gara di Bergamo: uomo ovunque del centrocampo giallorosso l’olandese centra il bersaglio grosso su assist al bacio del giovane talento ex Fiorentina Adem Ljajic.
H: Hiver. In francese inverno. Non possiamo chiamarla crisi, ci mancherebbe, ma dopo il quarto pareggio in quattro partite arriva il primo periodo “duro e rigido” della stagione per Rudi Garcia.
I: Intensità. Calato vistosamente il ritmo partita dei giallorossi nell’ultimo periodo. La Roma, orfana di Totti, non produce più la quantità di gioco delle prime uscite stagionali. Serve un cambio di marcia, subito, già da domenica prossima nel difficile match contro la Fiorentina dell’ex Montella.
L: Low profile. “Non parleremo della classe arbitrale”. Riecheggiano ancora le parole dell’ex Dg Franco Baldini nei corridoi di Trigoria. Ora dopo tre anni di torti arbitrali e di sviste clamorose, e’ giunto il momento che qualcuno della società batta un colpo, forte, deciso su qualche tavolo dirigenziale in Lega Calcio. Tecnica sbagliata…
M: Mano. Netta quella di Canini nel secondo tempo su tiro ravvicinato di Maicon. L’arbitro Damato non vede il rigore e reputa involontario il gesto del difensore che avrebbe rimediato il secondo giallo e lasciato i suoi compagni in dieci. Come ha detto anche il mister Garcia :”Non c’è bisogno di replay per vederlo”. Ennesima svista…
N: Negativo. L’approccio alla gara costruito in settimana dal tecnico Garcia. Per la prima volta l’ex Lille non presenta ai blocchi di partenza la squadra migliore lasciando colpevolmente fuori allo stesso momento sia Pjanic che Ljajic, lanciando un messaggio sbagliato alla squadra priva così di qualsiasi fantasia.
O: Ostica. La trasferta sul campo della Dea storicamente sempre difficile ed insidiosa ai colori romanisti. Ne esce un pari che evidenzia alcuni limiti scudetto per gli ospiti e una speranza salvezza concreta per i padroni di casa.
P: Punta. E’ mancato a Garcia un attaccante di riferimento nell’area bergamasca. Con il forfait di Borriello, l’assenza prolungata di capitan Totti e un Mattia Destro ancora in fase di rodaggio, il tecnico transalpino si ritrova a dover adattare ed alternale nel ruolo, senza alcun successo, Gervinho e Ljajic.
Q: Quattro. I pareggi consecutivi della squadra. Dopo le dieci vittorie dei record, la banda Garcia torna con i piedi per terra ed esce da Bergamo molto ridimensionata nella sua utopica corsa al tricolore.
R: Regolamento. Carta alla mano, “Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di un calciatore”. Così giusto per ricordarlo…
S: Strootman. Terzo gol stagionale per il mastino olandese. Grinta, tenacia, tecnica e potenza, oltre ad una spiccata intelligenza tattica, lo rendono uno dei migliori nel ruolo in Europa. La sua rete toglie le castagne dal fuoco contro l’Atalanta, il suo carisma sta cambiando la mentalità di un gruppo intero. Vincente…
T: Torti. Quelli arbitrali subiti dalla Roma nelle sue ultime uscite. All’appello mancano almeno un paio di rigori, non ultimo il fallo di mano di Canini, ai quali vanno aggiunte anche alcune decisioni perlomeno discutibili da parte dei diversi direttori di gara susseguitisi fino a questo momento.
U: Ultras. Alta tensione tra i tifosi della Roma e la polizia, vestita in tenuta anti-sommossa, dopo l’incontro tra i giallorossi e l’Atalanta. I supporters capitolini hanno infatti cercato di sfondare la cancellata per uscire dall’anti stadio ed entrare in contatto con i supporters bergamaschi. Solo l’intervento delle forze dell’ordine coinciso con un fitto lancio di lacrimogeni ha sedato gli animi costringendo gli ultras ad abbandonare ogni velleità di bagarre, salendo poco dopo sul pullman.
V: Varsavia. Parentesi extra Roma. Un pensiero ai tanti tifosi laziali fermati in Polonia e ancora in attesa nelle carceri polacche. Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene, libertà che e’ libertà…
Z: Zolla. Beffarda quella che inganna il portierone della Roma Morgan De Sanctis. Sul tiro di Brivio e’ un pezzo di manto erboso malmesso a disturbare il numero ventisei giallorosso. Risultato? Papera colossale e momentaneo vantaggio bergamasco. Scuse accettate…
Nicolo’ Ballarin