Con i primi passi falsi della Roma, ecco arrivare le critiche verso Rudi Garcia. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, il tecnico francese è passato dall’indifferenza all’essere considerato quasi un guru; ora dopo il pareggio di Bergamo deve fare i conti con le prime disapprovazioni nei suoi confronti. La prima considerazione con cui ha dovuto fare i conti l’ex-tecnico del Lille è che senza Totti non si può rinunciare a Pjanic; questo Garcia lo sa ovviamente, ma contro l’Atalanta ha preferito non rischiare di perdere il giocatore bosniaco, non al meglio della condizione. Salvo poi buttarlo nella mischia assieme a Ljajic per evitare la prima sconfitta stagionale. Miralem Pjanic è ormai considerato un leader di questa squadra: parla sei lingue correntemente, ha assunto il ruolo di “fratello maggiore” per i compagni più giovani come Jedvaj e Ljajic. In quest’avvio di stagione non ha messo solo in evidenza la sua tecnica, ma anche la sua grinta. Secondo tanti, Pjanic è stato il più determinato a voltare pagina e a rispondere con i risultati alla sconfitta in Coppa Italia del 26 maggio. Centrocampista molto tecnico, può ricoprire diversi ruoli, ha tanta qualità ed è il calciatore più “maltrattato” della Roma dagli avversari. Non disdegna però di aiutare anche in fase di interdizione: con 37 contrasti fatti, il bosniaco, è secondo solo Strootman. Lui ne ha vinti 27, l’olandese 29. Dati che sottolineano l’atipicità di questo giocatore di cui la Roma non può sicuramente fare a meno.
Fonte: Corriere dello Sport