(R.Maida) – E’ un rimpianto vecchio per le storie giovani: fosse nato a Buenos Aires invece che a Grotte di Castro, provincia di Viterbo, giocherebbe già tutti i giorni nella Roma vera? Non esiste controprova ma l’esempio non è casuale perché Federico Viviani, capitano e leader della Primavera, è nato solo venti giorni dopo Erik Lamela: 24 marzo contro 4 marzo del 1992. Eppure Lamela, l’argentino, è stato pagato quasi 20 milioni e ha fatto sei partite da titolare in serie A, mentre Viviani è rimasto tra i piccoli dopo aver giocato da titolare i playoff di Europa League con lo Slovan Bratislava.
CRESCITA – «Mi piace molto Viviani, è il calciatore che mi ha sorpreso di più» dixit Luis Enrique in estate, prima dell’amichevole di Budapest che proprio Federico avrebbe deciso con uno dei suoi tiri da lontano. Però dopo aver accolto i rinforzi di mercato, Gago e Pjanic su tutti,l’ha rimandato in Primavera. Viviani avrebbe potuto reagire da presuntuoso. E invece, se è possibile, Viviani sta facendo meglio dell’anno scorso: con 9 gol in campionato (più uno in Supercoppa) è il capocannoniere della squadra.
ESORDIO? – Un segno di maturità che non è sfuggito ai dirigenti e nemmeno a Luis Enrique. Che ieri lo ha seguito nella partita di Coppa Italia vinta con il Genoa, applaudendone il secondo tempo. Con la Juventus, vista l’emergenza in difesa e a centrocampo, potrebbe convocarlo e addirittura regalargli il debutto in serie A. Anche se ieri, dopo aver concluso tranquillamente la partita, Viviani è uscito con una fasciatura alla caviglia destra. «Ma per la Roma – ha spiegato lui – giocherei anche con una gamba sola» . L’infortunio, dunque, non sembra grave. Tanto che Luis Enrique gli ha chiesto di prepararsi per gli allenamenti di oggi e domani: dovrebbe lavorare con la prima squadra, sperando di essere pronto a mettersi in vetrina.
SITUAZIONE – L’eventuale esordio in A gli può portare fama ma anche soldi. Al momento, Viviani ha un contratto fino al 2014 e guadagna il minimo sindacale: 1.700 euro netti al mese. Soprattutto se a gennaio la Roma lo cederà in prestito per consentirgli di misurarsi con il professionismo, certe cifre verranno riviste. Per Viviani sarebbe bello anche tentare la scalata alla Roma partendo dalla serie B: come suo padre Mauro, 48 anni, un tempo attaccante, che nel campionato 1981/82 giocò nella Lazio.
CRESCITA – Nel frattempo Viviani junior è stato promosso dalla nazionale Under 19 all’Under 20 di Gigi Di Biagio.Presto debutterà anche nell’Under 21 di Ciro Ferrara. La sua lucida regia, il suo destro potentissimo, la sua personalità in mezzo al campo fanno comodo a tutti. Luis Enrique incluso.