(U. Trani) – Dopo un”astinenza lunga trentasette giorni, arriva un chiaro messaggio alla Juve capolista, che adesso ha la certezza su quale sia la vera rivale nella corsa al titolo. Davanti a Pallotta, presente in tribuna anche il 31 ottobre nella notte dell”ultimo successo contro il Chievo, la Roma torna alla vittoria in campionato, lasciandosi alle spalle i 4 pareggi di fila. Fondamentale per la classifica, dove i Campioni d”Italia sono avanti solo 3 punti e il Napoli è invece sotto di 5, e perché questo match contro la Fiorentina dell”ex Montella, lontana 10 punti, va considerato come scontro diretto per la zona Champions. E, cosa che non guasta mai, il risultato è anche meritato per le occasioni da gol create nei due tempi.
UNICA RIVALE
La Roma, insomma, conferma di essere l”unica in grado di giocarsi lo scudetto con la Juve. Il 2 a 1 contro la Fiorentina è la sintesi di una gara equilibrata e spettacolare, a tratti anche tosta. La firma sul successo è la più bella e al tempo stesso la più attesa: nella ripresa fa centro, al rientro, Destro sotto la Sud, con il secondo assist del pomeriggio di Gervinho, il migliore in campo. Il centravanti non segnava dal 19 maggio, sempre 2 a 1 (contro il Napoli) e sotto la stessa curva. Garcia ritrova la prima punta, assente dal 26 maggio (finale di Coppa Italia), ruolo scoperto anche per l”assenza, dal 18 ottobre, di Totti, ieri in panchina a far gruppo.
DESTRO ARMA IN PIU’
Il ritorno del centravanti può adesso fare la differenza. Perché Ljajic, contro il suo passato, fa poco e da prima punta non rede come da esterno. E Borriello èprobabilmente meno adatto di Destro all”idea di calcio di Garcia. Il vantaggio della Roma, al settimo del primo tempo, con Maicon, dopo l”uno contro uno vincente di Gervinho. Buono l”inizio dei giallorossi, ma anche la replica della Fiorentina, sempre in partita e superiore alla fine nel possesso palla. Il pari è un gran sinistro di Vargas, dopo sprint sulla destra di Tomovic. Ma stavolta il francese, proprio nel momento migliore dei viola, usa benissimo gli uomini della panchina. Comincia con Destro per Florenzi. Aquilani sbaglia per la seconda volta, nella ripresa, davanti alla porta, Strootman prende il palo su azione di Maicon e Gervinho inventa lo sprint decisivo. Destro, dieci minuti dopo il suo nuovo debutto con questa maglia, tocca di destro, anticipando Pasqual a metà tempo. Entra Taddei per Ljajic e ci mette il cuore. Montella ci prova con l”ex Pizarro, Joaquin e Matos. De Sanctis è straordinario sulla punizione di Pasqual.(resta, con cinque reti subite, il portiere meno battuto d”Europa). Pjanic prende il secondo giallo (avrebbe saltato comunque la gara di San Siro contro il Milan: era diffidato), Garcia fa entrare Bradley proprio per Destro. Che segnò alla Fiorentina pure il 16 gennaio al Franchi, eliminandola dalla Coppa Italia. E che ora può dare più sostanza e maggiore convinzione alla Roma nel duello con la Juve.