(U. Trani) – Garcia non si accontenta. Non gli basta l’imbattibilità in questa stagione, striscia che dura ormai da 18 gare di campionato, se si contano le due di quello passato. Il pari di San Siro è risultato che non gli piace. Per la nuova classifica: la Juve capolista è adesso 5 punti avanti e il Napoli terzo più vicino, a 3 punti. E per la grande chance buttata al vento: due volte in vantaggio, la Roma è stata raggiunta dal Milan che ha 19 punti in meno e che in campionato stenta, solo un successo nelle ultime 8 partite, e non ha la stessa voglia mostrata pure ultimamente in Champions. Il 2 a 2 si materializza solo per le due amnesie della difesa giallorossa che, pure restando la meno battuta con 7 gol presi, per la prima volta in questo torneo ha subito 2 reti.
LUCI E OMBRE
Gervinho, Destro e Ljajic: il tridente inedito funziona al primo colpo. L’ivoriano è presente in ogni azione e conquista il rigore per il 2 a 1, il centravanti firma l’1 a 0 (due reti in nove giorni) e, fino a quando gli reggono le gambe, fa sentire il suo peso in area avversaria, il serbo si muove come chiede Garcia. Si addormentano sui due gol del Milan, invece, i difensori: Maicon e Benatia quando esulta Zapata, Dodò sul pari definitivo di Muntari. Strootman, sotto gli occhi del ct olandese van Gaal, è il migliore. Suo l’assist per la rete di Destro e sua la trasformazione del rigore. Diversi interpreti, insomma, in altalena. La Roma, però, fa la partita, ha diverse occasioni per vincere e per questo rientra delusa nella capitale. Tra l’altro Totti, quando entra al diciannovesimo della ripresa, dimostra di non essere ancora in condizione: del resto non giocava dal 18 ottobre, quasi due mesi. E lo stesso Destro, per la prima volta titolare dalla finale di coppa Italia del 26 maggio, ha un’autonomia limitata. In più contro il Catania, domenica prossima, mancheranno gli squalificati De Rossi e Strootman, oltre all’infortunato Balzaretti. E anche Castan non sta bene: ha lasciato il posto prima dell’intervallo a Burdisso per una contusione all’anca destra.
MEGLIO RUDI DI MAX
Garcia fa comunque un figurone davanti ad Allegri che era il primo candidato della società giallorossa per sedere sulla panchina della Roma in questa stagione. Il livornese nel finale della ripresa si fa addirittura cacciare per proteste. Il francese spaventa il Milan con una prestazione spavalda e autoritaria, anche se Balotelli, come al solito isterico, si pappa nel recupero il gol della possibile vittoria. E comunque l’ultima chance è sempre di Gervinho che non finisce mai di stupire.